AgenPress. Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP), è intervenuto questa mattina in diretta a “L’Italia s’è desta“, il programma in onda su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre). Durante l’intervista, Giannelli ha discusso il ruolo cruciale della scuola nell’integrazione dei giovani migranti e ha sottolineato la necessità di risorse adeguate per sostenere questo importante processo.
Integrazione linguistica: una sfida superabile.
Rispondendo a una domanda sulle difficoltà linguistiche che i bambini migranti affrontano nelle scuole italiane, Giannelli ha dichiarato: “Le difficoltà ci sono per quelli che sono appena arrivati, questo è ovvio. Ma dopo alcuni anni, questi problemi si riducono notevolmente. È comune vedere ragazzi di origine straniera che parlano perfettamente italiano, magari con accenti locali come romanesco o milanese. Tuttavia, per integrare efficacemente questi studenti, è fondamentale che ricevano un’istruzione linguistica adeguata fin dal loro arrivo.”
La scuola come luogo d’integrazione per eccellenza.
Giannelli ha poi riflettuto sul ruolo della scuola nel processo di integrazione, sottolineando come essa sia il principale agente di inclusione sociale nel nostro Paese: “La scuola è sicuramente il luogo della massima integrazione in Italia in questo momento,” ha affermato. “A quell’età, i bambini accettano gli altri con molta più facilità rispetto agli adulti. La scuola svolge una funzione fondamentale non solo nell’insegnamento, ma anche nel creare un ambiente favorevole dove tutti possano crescere insieme.“
Risorse necessarie per un’integrazione efficace.
Giannelli ha inoltre sottolineato la necessità di maggiori risorse per supportare efficacemente l’integrazione scolastica: “Il problema non è l’integrazione in sé, che è già parte del nostro lavoro quotidiano. Il vero problema è la mancanza di risorse. Per un’integrazione efficace, servono più ore di insegnamento della lingua italiana, attività pomeridiane e mediatori culturali. La scuola può fare molto, ma ha bisogno degli strumenti adeguati per farlo.“
L’importanza della crescita collettiva e della cultura.
Infine, Giannelli ha evidenziato come la scuola contribuisca non solo all’istruzione individuale, ma anche alla costruzione di una coscienza collettiva: “La scuola è crescere insieme, non è semplicemente istruzione di un singolo come se non ci fossero gli altri. Questa crescita collettiva è fondamentale per sviluppare una consapevolezza nazionale e culturale. Valori come quelli espressi in opere come ‘l promessi sposi’ devono far parte della cultura di qualunque italiano, perché rappresentano l’espressione della nostra collettività.“