Giustizia, Fabrizio Cicchitto (ReL): uso trojan sta raggiungendo il massimo dell’arbitrio

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Agenpress. “Adesso l’uso delle intercettazioni derivanti dal trojan sta raggiungendo il massimo dell’arbitrio. Prima sono stati usati spezzoni di intercettazione senza valore penale con la conseguenza però di colpire sul terreno della immagine e del ruolo questo o quel magistrato, questo o quell’uomo politico.

Tutto ciò e’ avvenuto all’insegna dell’arbitrio più assoluto e anche con singolari buchi, vedi tutte le occasioni nelle quali avrebbe dovuto essere intercettato anche il procuratore Pignatone. Comunque questa fase va messa tutta in conto alla Procura di Perugia e alla Giardia di Finanza che ha condotto le indagini.

Adesso che si profila la possibilità che tutto il materiale derivante dal trojan e non solo quello che finora e’ stato utilizzato da alcuni giornali venga squadernato davanti a tutti con conseguenze devastanti, adesso che per sua oggettiva responsabilità una parte dei buoi sono scappati dalla stalla, la Procura di Perugia intende distruggere tutti gli audio per evitare evidentemente che i buoi ancora rimasti nella stalla la radano al suolo, per poi sparpagliarsi nelle vicine città e campagne.

Una misura di questo tipo significherebbe che ormai cambia la ragion d’essere della Repubblica fondata sulla Costituzione, per arrivare a una autentica Repubblica delle banane. E’ evidente che oltre a un ministro della Giustizia chiaramente inadeguato, e’ anche inadeguata la procura di Perugia, procura come tutti sanno assai delicato perché dovrebbe esercitare il controllo sulla magistratura di Roma. Ma e’ evidente che la magistratura di Roma, e forse non solo quella, è oramai andata fuori da ogni controllo.”

Lo dichiara Fabrizio Cicchitto (Presidente Riformismo e Libertà).

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