Agenpress – “Ora servono risposte urgenti alle crisi industriali, come Mittal e Alitalia, e decreti come semplificazioni, sicurezza e provvedimenti urgentissimi nel campo della giustizia. Siamo a un momento cruciale in cui si giocano i destini della legislatura e il futuro dell’Italia. Sono fiducioso e dobbiamo chiamare il paese a ricostruire la fiducia”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti nel suo intervento alla direzione nazionale del Pd.
“Abbiamo davanti un bivio: o l’Italietta, abbiamo tamponato, rinfrancato e ora possiamo rimetterci a fare come sempre, senza trarre alcun insegnamento di fondo, senza trarre insegnamento sulla necessità di investimenti nella sanità, la scuola, il mezzogiorno. Se prevale la sufficienza, le risorse a disposizione sarebbero dilapidate e si rialimenterebbe la rabbia che ritroverebbe pronta la destra italiana a interpretarla. L’altra strada che noi vogliamo prendere è cambiare tutto e costruire un nuovo modello di sviluppo”.
Sulla maggioranza di governo, il segretario parla di una “coalizione che è l’unica che può stare insieme, non vedo alternative”. “So quante difficoltà abbiamo dovuto affrontare nel rapporto con gli alleati e soprattutto con il M5s – spiega -, restano temi spinosi in cui le posizioni restano lontane come la giustizia e un certo fondamentalismo su temi come l’economia e la giustizia, ma nel governo è prevalso un approccio nuovo e certe barriere si sono incrinate, noi abbiamo fatto prevalere il rapporto con l’Ue, in quella sede ci siamo presentati uniti”.
“Lo scenario pretende scelte nuove e una decisiva svolta da svolgere con gli alleati, questo è il cuore del confronto con Conte in queste ore e che continuerà nelle prossime settimane, nessuna contrapposizione ma la necessità per tutti di un salto di qualità necessario”.
“Il punto fondamentale ora è la lotta alle disuguaglianze sociali, durante questa crisi gli italiani hanno perso il 50% del loro potere d’acquisto, ulteriori ingiustizie rischierebbero di minare l’intera base della società”, ha aggiunto rivendicando la politica di sostegno attuata dal governo durante l’emergenza.
Per Zingaretti “ora servono risposte urgenti alle crisi industriali, come Mittal e Alitalia, e decreti come semplificazioni, sicurezza e provvedimenti urgentissimi nel campo della giustizia. Siamo a un momento cruciale in cui si giocano i destini della legislatura e il futuro dell’Italia. Sono fiducioso e dobbiamo chiamare il paese a ricostruire la fiducia”.
“Se siamo qui, non travolti dalla demagogia populista della destra, è perchè abbiamo fatto la scelta di dare vita a questo Governo Conte, tentando una strada fatta di alleanze tutte nuove. Ma se non avessimo fatto questa scelta avremmo avuto un Governo di destra presieduto da Salvini e vi lascio immaginare in quel isolamento l’Italia si sarebbe trovata. Probabilmente non avremmo ottenuto nulla dall’Europa”.
“Questa coalizione è l’unica che può stare insieme, non vedo alternative. Sul Mes dobbiamo uscire in fretta dalle diatribe ideologiche, rispetto la discussione degli alleati” ma bisogna presto che l’Italia decida che fare.
Zingaretti affronta anche il tema degli Stati generali dell’Economia proposti dal premier. “Diciamo bene, ma attenzione al rigore, al rispetto dei tempi certi, diciamo attenzione perché ora l’Ue chiede a noi rigore e piani seri, non possiamo sbagliare e quindi chiediamo la collaborazione sincera a tutti“.
“Il Pd – conclude – dovrà fare la sua parte, ora può farlo con autorevolezza, grazie al contributo di tutti stiamo risalendo la china e ora siamo una forza indispensabile. Molto superiore alla nostra rappresentanza parlamentare e questo non ce lo ha regalato nessuno, questo è figlio delle nostre scelte”.