AgenPress. Sono trascorsi 844 giorni dall’inizio della guerra d’aggressione russa. 844 giorni di eroica resistenza ucraina e di unità incrollabile che non ha mai mancato di sostenere il popolo ucraino.
Difendere l’Ucraina significa difendere quel sistema di regole che tiene unita la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. Se l’Ucraina non avesse potuto contare sul nostro appoggio e quindi fosse stata costretta ad arrendersi, oggi non saremmo qui per discutere le condizioni minime per un negoziato. Si tratterebbe solo di discutere dell’invasione di uno Stato sovrano e tutti possiamo immaginare con quali conseguenze.
Pace non significa resa – come sembra suggerire il Presidente Putin con le sue ultime dichiarazioni. Non è così. Confondere la pace con la sottomissione costituirebbe un pericoloso precedente per tutti. La Conferenza di oggi rappresenta un’iniziativa coraggiosa, che smantella certe narrazioni o propaganda. Nessuno può mettere in dubbio l’assoluta importanza dei tre temi cruciali di interesse globale discussi oggi: la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare e la dimensione umana, in particolare il ritorno dei bambini sfollati. Sono importanti per tutti noi e penso, anche in base alla discussione odierna, che possiamo costruire molto da qui.
L’Italia ha sempre fatto la sua parte, e non intende tirarsi indietro. Dobbiamo però unire tutti gli sforzi possibili per aiutare l’Ucraina a guardare al futuro. Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto al vertice del G7 sotto la presidenza italiana, dove abbiamo appena raggiunto un accordo per mettere a disposizione di Kiev circa 50 miliardi di dollari di ulteriore sostegno finanziario entro la fine dell’anno, sfruttando le entrate straordinarie derivanti dagli asset sovrani russi immobilizzati. . Si tratta di un risultato estremamente significativo, frutto di un grande lavoro di squadra svolto dai leader del G7.
Caro Volodymyr, sono qui per dirti che puoi continuare a contare su di noi, per tutto il tempo necessario. Continueremo ogni sforzo possibile per mantenere impegnati tutti i partner internazionali, poiché anche loro stanno soffrendo le conseguenze globali di questo conflitto. Intendiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per trasformare in realtà un futuro di pace e libertà per l’Ucraina.
Difendere l’Ucraina significa difendere quel sistema di regole che tiene insieme la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. Se l’Ucraina non avesse potuto contare sul nostro supporto e, pertanto, fosse stata costretta ad arrendersi, oggi non saremmo qui a discutere le condizioni minime per un negoziato. Saremmo qui a discutere soltanto dell’invasione di uno Stato sovrano e possiamo tutti immaginare con quali conseguenze.
Pace non significa resa – come il Presidente Putin sembra suggerire con le sue ultime dichiarazioni. Non è così. Confondere la pace con la sottomissione creerebbe un pericoloso precedente per tutti. La Conferenza di oggi rappresenta un’iniziativa coraggiosa, che smantella certe narrative o propagande. Nessuno può mettere in discussione l’importanza assoluta dei tre temi cruciali di interesse globale che sono stati discussi oggi – sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e dimensione umana, in particolare il ritorno dei minori sfollati. Sono importanti per tutti noi, e penso – anche sulla base della discussione odierna – che ci sia tanto che possiamo costruire a partire da qui.
L’Italia ha sempre fatto la sua parte, e non intende sfilarsi. Tuttavia, abbiamo bisogno di unire tutti i nostri possibili sforzi, per aiutare l’Ucraina a guardare al futuro. E’ esattamente ciò che abbiamo fatto al Vertice del G7 sotto la Presidenza italiana, in occasione del quale abbiamo raggiunto un accordo per mettere a disposizione di Kiev, entro la fine dell’anno, un ulteriore sostegno finanziario pari a circa USD 50 miliardi, valorizzando le entrate straordinarie derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati. E’ un risultato estremamente significativo, frutto di un grande lavoro di squadra realizzato dai Leader dei G7.
Caro Volodymyr, sono qui per dirti che puoi continuare a contare su di noi, per tutto il tempo necessario. Continueremo a compiere ogni possibile sforzo per far proseguire l’impegno di tutti i partner internazionali, perché anche loro stanno patendo le conseguenze globali di questo conflitto. Intendiamo fare tutto ciò che ci è possibile per trasformare un futuro di pace e libertà per l’Ucraina in una realtà.