AgenPress. “Minimizzare questa escalation anche verbale è da incoscienti perché la guerra sta entrando in una fase assolutamente critica, non avendo fatto nulla per disinnescarla quando forse era ancora possibile. E se la guerra va avanti così con gli schieramenti in campo è evidente che sarà una vittoria della Russia”.
A parlare è il filosofo Massimo Cacciari, intervenuto a Radio Cusano Campus durante il programma ‘L’Italia s’è desta’, condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani, in merito a quanto dichiarato dalla NATO secondo cui gli ucraini potrebbero cominciare a usare le armi NATO e potrebbero cominciare a usarle in territorio russo .
“L’Ucraina non potrà vincere la Russia-ha proseguito Cacciari- quindi o si disinnesca rapidamente questa escalation, oppure l’occidente e gli Stati Uniti si troveranno di fronte a una drammatica alternativa: o lasciare che vinca Putin, oppure intervenire. Pensavamo che l’Ucraina potesse vincere la Russia grazie a qualche arma di seconda mano che gli diamo? Fin dall’inizio dovevamo fare di tutto per bloccare la guerra e per giungere a una trattativa in cui non ci fossero né vincitori né vinti. Ma c’è un’assoluta incapacità, lo ripeto da mesi, siamo guidati da dei sonnambuli”.
E a proposito del dovere e della missione dell’Europa ha sottolineato “questa è la storia d’Europa, la storia di mediazione del dopoguerra europeo, ponte tra occidente e oriente”. Ma quale trattativa in tal caso sarebbe possibile con la Russia? “La Russia sta conquistando i territori che rivendicava-risponde Cacciari- certo se la guerra continua potrebbe avvenire la catastrofe che arrivi anche a Kiev, e allora si apre tutto un altro scenario. Ma adesso possibile che tra la Russia e gli Stati Uniti non ci possa essere una linea di accordo come ci fu durante tutta la guerra fredda?”.
E sul video della Presidente Meloni che si rivolge agli spettatori del LA7 “riguardo le situazioni internazionali di cui stiamo a me pare che LA7, nella stragrande maggioranza dei casi, abbia una posizione neutrale. Certo, è un governo che qualche volta mostra una certa indifferenza nei confronti della critica, ma non è che sia molto diverso dagli altri governi”.
“Le persone che hanno una minima conoscenza critica di questo paese-ha proseguito- sanno bene che se Atene piange, Sparta non ride. Se la guerra continua è un problema economico per i paesi europei e in particolare per il nostro. Basti vedere la testata che ha preso la Germania per questa economia di guerra che si è imposta negli ultimi anni. È chiaro-conclude Cacciari- che è anche interesse materiale ed economico di tutti i paesi europei muoversi perché questa guerra cessi”.