AgenPress – “La prima cosa che ha detto alla mamma è ‘Mamma ti voglio bene. Sono qua per te’. Lei era emozionatissima”. Così lo zio di Chico Forti, Gianni, racconta la visita del detenuto trentino all’anziana madre nel quartiere di Cristo Re, a Trento. “Tra baci e abbracci, voleva fargli subito i canederli, ma lui le ha detto che non aveva fame, che aveva già provveduto”, ha raccontato Gianni Forti.
Forti, 65 anni, condannato all’ergastolo negli Usa per omicidio e rientrato da pochi giorni in Italia, è stato accolto in strada da un applauso dei presenti. E’ partito questa mattina dal carcere di Verona accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. Forti ha infatti ricevuto il permesso dei giudici di sorveglianza per incontrare l’anziana madre 96enne. Sotto casa di Forti grande folla di giornalisti, operatori e qualche curioso.
L’incontro è durato quattro ore, è terminato infatti alle 19. Forti è salito rapidamente nel van della polizia penitenziaria, salutando con la mano gli operatori ed i giornalisti presenti.
“Fino a quando avremo fiato e vita ci batteremo per la sua riabilitazione”, ha detto Gianni Forti parlando con i giornalisti a margine della sua visita alla madre, durante la quale Chico ha rivisto la sua camera. “La scorta che lo ha accompagnato, con cui ho parlato dieci minuti, è diventata quasi di famiglia. Il rientro lo ha rinfrancato e portato a nuova vita”.