AgenPress – “L’orsa Jj4 sarà trasferita entro l’autunno”. Lo ha riferito al Corriere del Trentino l’assessore ai grandi carnivori della Provincia di Trento Roberto Failoni, spiegando che l’orsa, che il 5 aprile 2023 ha ucciso il 26enne Andrea Papi, sarà spostata nel Parco alternativo per orsi e lupi di Worbis, nella Foresta Nera, in Germania, dove si trova dal 2010 la madre Jurka. La questione del trasferimento di Jj4 sarà al centro della riunione del Consiglio di Stato del prossimo 30 maggio.
Infatti, sul plantigrado, catturato all’indomani dell’aggressione mortale del runner 26enne pende un’ordinanza di abbattimento firmata dal governatore proprio a seguito dell’uccisione del giovane di Caldes. Il provvedimento, sospeso dal Tar su ricorso delle associazioni animaliste, è ora al vaglio del Consiglio di Stato. Una battaglia legale all’interno delle aule del Tribunale amministrativo trentino che deve ancora vedere la conclusione. La prossima udienza è infatti fissata al prossimo 30 maggio.
Una novità assoluta dopo oltre un anno in cui l’animale era stata al centro del dibattito politico e di uno scontro politico fra chi vorrebbe debellare gli orsi in Trentino e chi pretende la salvaguardia della specie. Subito dopo la captivazione di Jj4 nel Centro faunistico del Casteller di Trento, infatti, la Lav si era offerta di organizzare a sue spese il trasferimento del plantigrado, proponendo però di portarlo nel ‘Libearty Sanctuary’ di Zarnesti, in Romania.
“Il comportamento di JJ4 presenta stereotipie che dimostrano uno stato di distress o stress cronico originato dall’imposizione di comportamenti insopportabili per le caratteristiche etologiche dell’orsa e causa di grave sofferenza. Nel caso dell’orso M49 la situazione strutturale identica a quella di JJ4 produce ugualmente uno stato negativo per l’animale le cui risposte non sono tuttavia state osservate con modalità utili a esprimere un giudizio corretto. Le condizioni del Casteller sono pertanto punitive e penalizzanti per gli orsi confinati nella struttura”, scrive la Lav che ha fatto analizzare i bollettini medici degli orsi ospitati nel Centro recupero fauna alpina Casteller di Trento.