“La politica nell’Età dei social media”, il nuovo Osservatorio Politico della Fondazione Magna Carta
AgenPress. “L’evoluzione tecnologica non va demonizzata, ma porta con sé molte incognite e con l’avvento dell’intelligenza artificiale dovremo fare i conti con nuove modalità di partecipazione politica che maturano all’interno delle democrazie liberali,” così in una nota il presidente di Magna Carta, Gaetano Quagliariello, commentando “La politica nell’Età dei social media”, la nona edizione dell’Osservatorio Politico della Fondazione.
“Troll, deepfake, fake news, complottismi ed idee estreme, veicolate dai social media, minacciano appuntamenti elettorali come le elezioni europee o le prossime presidenziali Usa,” prosegue Quagliariello, convinto che a “modificarsi oggi sia il senso stesso della rappresentanza politica, con il rischio che si vada verso l’instaurazione di sistemi sostanzialmente basati sul mandato imperativo. Ma non bisogna restare intrappolati in una visione apocalittica delle nuove tecnologie.
Le grandi aziende tecnologiche hanno alzato i cancelli per proteggersi dalle intrusioni malevoli e la consapevolezza degli utenti che usano i social sta aumentando. Non siamo tutti manipolabili e occorre che le famiglie politiche tradizionali si sforzino di riappropriarsi dei nuovi media per non lasciarli esclusivamente nelle mani di chi li cavalca a fini di protesta”.
Oltre al saggio di Quagliariello sulle stagioni della rappresentanza, l’Osservatorio di Magna Carta contiene saggi di Emanuele Canegrati, Giuseppe De Mita, Mario Esposito, Eugenio Mazzarella, Raffaele Perna ed Emilio Pucci.