AgenPress – Un lungo serpentone di bandiere rosse e insegne dei sindacati confederali che, partito da corso Venezia ha raggiunto piazza Della Scala. Ad aprire la manifestazione i segretari Milanesi di Cgil, Cisl e Uil. Tra i temi il lavoro, le morti bianche ma anche il ‘Decreto Primo Maggio’ che il Governo si appresta a varare e che, secondo buona parte dei manifestanti: “Non deve trasformare la Festa dei Lavoratori in uno slogan elettorale”.
Per il 2024 Cgil, Cisl e Uil hanno scelto lo slogan ‘Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. I sindacati hanno dedicato la giornata al ruolo dell’Europa in un momento storico complesso tra crisi ambientale, sociale e guerre in corso a pochi passi dall’Italia.
Una Europa “che deve tornare a dare risposte concrete alle persone” ha ammonito il segretario milanese Cisl Dario Gerla. Per questo, è convinto, è importante continuare il dialogo con il governo perché “un sindacato responsabile deve andare ai tavoli”. Al di là delle aperture più o meno al governo, ci sono dei temi su cui i sindacati sono assolutamente concordi come quello della sicurezza sul lavoro.
“In Lombardia negli ultimi cinque anni ci sono stati oltre mille morti sul lavoro – ha ricordato il segretario Uil Enrico Vizza – già 29 dall’ inizio dell’anno” e per arrivare a “morti zero bisogna abbattere il precariato, fare formazione e aumentare l’attenzione”, anche della associazioni datoriali. E a un tavolo con le istituzioni e le associazioni datoriali pensa anche Luca Stanzione, segretario della Cgil. “Tutti i rinnovi dei contratti che abbiamo siglato superano il 12%” ha spiegato, consapevole che però “la contrattazione di secondo livello non basta perché la maggior parte della gente lavora in aziende medie e piccole dove questa contrattazione non c’è. E ci vorrebbe una assunzione di responsabilità di tutte le parti in campo, a partire dagli enti locali.
Presente anche il Pd metropolitano rappresentato dal segretario Alessandro Capelli e da alcuni esponenti, tra cui l’eurodeputata Patrizia Toia e il consigliere Avs Onorio Rosati. La manifestazione si è conclusa con il concerto di Omar Pedrini. Il cantante ha lanciato un appello: “Viva la libertà, anche di pensiero”.
Per una frangia dei partecipanti il corteo non è terminato in piazza della Scala. I sostenitori di Lotta comunista hanno proseguito fino in Duomo, striscioni rossi alla mano e megafono. Nel pomeriggio ci sarà il corteo delle realtà antagoniste, in partenza da Ticinese, a cui si prevede che si uniranno le comunità palestinesi.
Secondo le prime stime approssimative sarebbero tra i 3 e i 4mila i manifestanti per le vie di Milano. Tra questi due manifestanti che indossavano le tipiche divise bolsceviche del 1917, anno della Rivoluzione Russa.