Nella sua telefonata a Netanyahu il presidente Biden ha chiarito come “la politica degli Usa rispetto a Gaza sarà determinata dalla valutazione dell’azione immediata di Israele su questi passi”.
Biden ha definito “inaccettabili” gli attacchi agli operatori umanitari e la situazione in cui versa la popolazione civile della Striscia. Un cessate il fuoco immediato è dunque “essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere civili innocenti”.
Per Washington sono necessari importanti cambiamenti nel modo in cui viene condotta la guerra. Israele deve acconsentire a far entrare a Gaza un maggior numero di aiuti umanitari entro poche ore o giorni. Biden ha infine esortato Netanyahu a concludere un accordo per portare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas.
Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby ha ammesso che la telefonata, durata meno di trenta minuti, è arrivata in un momento di “frustrazione crescente” tra i due leader.
Dopo il colloquio tra Biden e Netanyahu, le autorità israeliane hanno fatto sapere che si impegneranno ad aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di aiuti umanitari nella Striscia e di aprire il valico di Erez per favorire l’ingresso nel nord di Gaza dei convogli umanitari. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore l’annuncio del governo israeliano, ha poi fatto sapere la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Adrienne Watson.