Gaza. Biden a Netanyahu: “sostegno dipende dal trattamento dei civili. Inaccettabili gli attacchi agli operatori umanitari. Israele apre il valico di Erez

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AgenPress – Il presidente americano Joe Biden ha dato giovedì al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu un ultimatum: proteggere i civili palestinesi e gli operatori umanitari stranieri a Gaza altrimenti Washington potrebbe frenare il sostegno a Israele nella sua guerra contro i militanti di Hamas.
Il messaggio, dopo mesi di richieste degli Stati Uniti a Israele di cambiare le sue tattiche militari che hanno ucciso decine di migliaia di palestinesi, fa seguito a un attacco israeliano che ha ucciso sette operatori umanitari della World Central Kitchen (WCK) e ha scatenato l’indignazione globale.
Israele ammette che l’attacco è stato un errore.
La Casa Bianca non ha detto esattamente quali passi vorrebbe che Netanyahu intraprendesse, né cosa avrebbe fatto se non li avesse fatti. Ma gli analisti affermano che la minaccia implicita era quella di rallentare i trasferimenti di armi statunitensi a Israele o di moderare il sostegno americano alle Nazioni Unite
“Questo è il momento più vicino possibile al ‘vieni a Gesù'”, ha detto l’analista Steven Cook del think tank Council on Foreign Relations, riferendosi al commento di Biden del mese scorso secondo cui lui e Netanyahu si stavano dirigendo verso un punto di svolta del genere.

Nella sua telefonata a Netanyahu il presidente  Biden ha chiarito come “la politica degli Usa rispetto a Gaza sarà determinata dalla valutazione dell’azione immediata di Israele su questi passi”.

Biden ha definito “inaccettabili” gli attacchi agli operatori umanitari e la situazione in cui versa la popolazione civile della Striscia. Un cessate il fuoco immediato è dunque “essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere civili innocenti”.

Per Washington sono necessari importanti cambiamenti nel modo in cui viene condotta la guerra. Israele deve acconsentire a far entrare a Gaza un maggior numero di aiuti umanitari entro poche ore o giorni. Biden ha infine esortato Netanyahu a concludere un accordo per portare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas.

Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby ha ammesso che la telefonata, durata meno di trenta minuti, è arrivata in un momento di “frustrazione crescente” tra i due leader.

Dopo il colloquio tra Biden e Netanyahu, le autorità israeliane hanno fatto sapere che si impegneranno ad aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di aiuti umanitari nella Striscia e di aprire il valico di Erez per favorire l’ingresso nel nord di Gaza dei convogli umanitari. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore l’annuncio del governo israeliano, ha poi fatto sapere la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Adrienne Watson.

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