AgenPress – “Il decreto approvato, a sorpresa, dal consiglio dei ministri rappresenta l’ennesimo durissimo colpo al settore delle costruzioni. Colpisce gli interventi che riguardano gli enti del terzo settore e quelli di ricostruzione nelle zone colpite da terremoti.
Cancellare la cessione del credito e lo sconto in fattura alle residue fattispecie per i bonus edilizi che ancora potevano utilizzare l’opzione evidenzia un grave approccio del governo nei confronti di un comparto che assicura un contributo rilevante all’economia del Paese”.
Lo scrive Cna-costruzioni. Si tratta di lavori che hanno un elevato valore sociale e un limitato impatto sui conti pubblici, per cui è incomprensibile la decisione del Consiglio dei ministri. Inoltre, l’esecutivo continua a produrre norme restrittive nei confronti del settore delle costruzioni, generando caos e incertezza per le imprese e i committenti.
La nuova stretta avrà pesanti effetti sul settore che si stava adeguando alle residue opportunità previste nell’ultima Legge di Bilancio. In mancanza del testo del provvedimento è impossibile conoscere se, a esempio, contratti già firmati potranno continuare a utilizzare l’opzione della cessione del credito. L’ennesimo giro di vite e la disordinata exit strategy dal Superbonus rischiano di gettare nuovamente il settore delle costruzioni in una crisi pesante”.