AgenPress – Secondo le stime preliminari, nel quarto trimestre 2023 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, rimane invariato rispetto al trimestre precedente e aumenta dell’1,8% nei confronti dello stesso periodo del 2022 (era +1,7% nel terzo trimestre 2023).
Questi andamenti si manifestano in un contesto di rallentamento dei volumi di compravendita (-3,3% la flessione registrata nel quarto trimestre 2023 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il -10,5% del trimestre precedente).
Su base congiunturale la stabilità dell’IPAB è frutto di dinamiche opposte: da una parte i prezzi delle abitazioni nuove aumentano (+3,6%), mentre dall’altra quelli delle abitazioni esistenti diminuiscono (-0,8%)
In media, nel 2023, i prezzi delle abitazioni aumentano dell’1,3%. L’incremento più marcato si registra per le abitazioni nuove (+5,6%) mentre per le abitazioni esistenti la crescita media annua dei prezzi si attesta allo 0,4%.
Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB, nel 2023 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti dell’8,3% (+20,6% le abitazioni nuove e -16,8% le esistenti).
Il tasso di variazione acquisito, o trascinamento, dell’IPAB per il 2024 risulta pari a +1,7% (+9,8% per le abitazioni nuove e variazione nulla per le abitazioni esistenti).
Nel quarto trimestre 2023, i prezzi delle abitazioni manifestano un aumento su base tendenziale in tutte le ripartizioni geografiche. La crescita è maggiore nel Nord-Est e nel Sud e Isole (rispettivamente +2,4% e +2,3%) e più contenuta nel Nord-Ovest (+1,7%) e nel Centro (+1,0%).
Per tutte le città per le quali viene diffuso l’IPAB, si registrano tassi di crescita positivi dei prezzi delle abitazioni: a Milano i prezzi aumentano, su base annua, del 4,1% (era +4,4% nel trimestre precedente), segue Torino dove la crescita si attesta sul +2,0%, in decelerazione dal +3,7% del trimestre precedente; a Roma si registra un rialzo tendenziale più contenuto (+1,3%), risultato di un contributo positivo del settore delle abitazioni esistenti (+1,5%) cui si affianca una riduzione dello 0,5% dei prezzi delle abitazioni nuove.