Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale: come difendere i propri diritti?

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Giovedì 21 marzo si svolgerà il webinar che favorirà l’incontro tra alcune comunità della diaspora e l’avvocata Paola Fierro dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI)


AgenPress. Conoscere la legge per imparare a tutelare i propri diritti. Con questa idea, l’associazione Connect, impegnata nella tutela delle minoranze, nella Giornata Mondiale contro la discriminazione razziale, ha organizzato un incontro sul tema. Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali, in Europa sono in aumento gli episodi di razzismo per le persone di origine africana. Il 45 per cento degli intervistati (6700 persone che vivono in 13 paesi dell’UE) dichiara di essere stato discriminato sulla base della razza: una crescita consistente rispetto al dato rilevato nell’indagine del 2018 del 39 per cento. Secondo il report, sempre più spesso si è discriminati nella ricerca di un lavoro o di un alloggio, i più colpiti sarebbero i giovani e chi ha un livello di istruzione superiore. Eppure, la disparità resta invisibile, perché a denunciarla è solo il 9 per cento delle vittime.

Per Laura Ghiandoni, presidente di Connect: “La Giornata Mondiale contro la Discriminazione è il momento giusto per indossare i panni di chi viene discriminato e di tutti coloro che ogni giorno vedono negato un servizio o un’opportunità. L’avvocata potrà fornire informazioni legali specifiche sulle leggi italiane che vietano la discriminazione razziale e illustrare quali azioni possono essere intraprese se si sospetta di essere vittime di discriminazione. Sarà un’occasione per offrire agli individui e alle comunità vulnerabili strumenti pratici per difendersi dai casi di discriminazione razziale, consentendo loro di sentirsi più sicuri nel far valere i propri diritti”.

Al webinar, che si svolgerà giovedì dalle ore 18 alle ore 19, Paola Fierro, avvocata dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), risponderà alle domande rivolte dai rappresentanti di alcune associazioni della diaspora. Durante il breve incontro, si affronteranno le varie declinazioni del tema nei vari contesti: dal lavoro, all’affitto di una casa, alle diverse situazioni in cui il colore della pelle diventa tristemente sinonimo di esclusione.

La data del 21 marzo, come Giornata Mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale, è stata istituita nel 1966 in memoria del massacro di Sharpeville del 21 marzo 1960, quando la polizia sudafricana sparò e uccise sessantanove persone le quali protestavano pacificamente contro le leggi dell’apartheid. Un evento storico che deve servire da monito per non dimenticare le atrocità legate alle politiche di segregazione razziale. L’obiettivo di Connect, dunque, è combattere l’espressione di odio xenofobo dilagante con azioni volte al dialogo informativo, strumento sempre efficace e costruttivo di ogni democrazia.

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