AgenPress. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, è intervenuto nel corso della trasmissione “Festa Privata” condotta da Antonio Romano con Federico Macrina e Marco Scordo su Elleradio. Interpellato sul suo dibattito in Parlamento durante il “question time” con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, in merito al ponte sullo Stretto di Messina, queste sono state le sue parole:
“Io ho chiesto al Ministro di dire agli italiani quali sono gli obblighi contrattuali e le penali che sta stabilendo la società Stretto di Messina insieme al consorzio che deve realizzare l’opera. Rischiamo di legarci a un’opera che magari non si realizzerà oppure diventerà non più sostenibile dal punto di vista economico per lo Stato, perché magari raddoppiano o triplicano i costi, e se la penale ci lega in maniera imprescindibile con il costo imponente per le casse pubbliche, questi sono soldi degli italiani. La risposta del Ministro è stata che questi accordi contrattuali e sulle penali li sta facendo la società Stretto di Messina con il consorzio e saranno riservati. Questo francamente è inaccettabile, perché stiamo parlando di 14 miliardi di soldi pubblici che non possono essere gestiti da due società, una in-house, pubblica, l’altra privata.
La relazione del comitato scientifico demolisce il progetto definitivo, perché ci sono sessantotto osservazioni di non poco conto (…): manca la microzonizzazione sismica, mancano gli studi degli effetti da maremoto (ricordo che nel 1908 c’è stato un maremoto enorme nello Stretto di Messina), mancano, e questa è la cosa importante, le prove del vento sulle turbolenze dell’infrastruttura, essendo a campata unica per 3300 metri, non è stata fatta da nessuna parete del mondo e per verificarne la stabilità. Su questa richiesta del comitato scientifico la società ha risposto di essere pronta a farli, ma che impiegherà tempo. Ecco, io ho fatto questa domanda al ministro: perché sta mettendo fretta su un’opera che deve essere fatta secondo certi criteri, su cui quindo è meglio che si aspetti un attimo?”
Sull’opportunità di impiegare risorse in opere più importanti per la Sicilia:
Per andare da Siracusa a Trapani, 320 chilometri, ci vogliono 11 ore e 15 minuti. Se lei domani prende l’aereo per andare a Tokyo, lei mi chiama al telefono e io le dico che sto ancora in treno.
È stato recuperato un progetto vecchio di dodici anni, riassegnata la gara in maniera assolutamente anomala (su questo c’è un nostro esposto all’Unione Europea) allo stesso consorzio che lo aveva vinto diciotto anni fa. La fretta sta nel fatto che non si vuole fare un nuovo progetto e una nuova gara perché sennò si perderebbe tempo. Siccome Salvini deve andare alle elezioni europee, ecco qui…dopodiché non c’è solamente l’elemento politico, c’è anche l’interesse economico. Stiamo parlando di 14 miliardi di euro. Tra l’altro sottratti in finanziaria al Fondo di Sviluppo e Coesione della Sicilia, quindi strade, sanità, ferrovie, e sottratti per una parte consistente, ovvero 9 miliardi di euro, alla finanza in materia di trasporto pubblico. Noi, per i prossimi decenni ,avremo una riduzione drastica degli investimenti sul trasporto pubblico per questa follia di Salvini su cui io ho chiesto che l’Autorità Giudiziaria di Roma indaghi. Su questo ha aperto un’inchiesta, adesso vedremo che cosa accadrà.
Sulla possibile candidatura del generale Vannacci alle elezioni europee nelle liste della Lega, caldeggiata da Salvini:
“Centinaio, esponente autorevole della Lega, dice di volere che in Europa ci vada il gruppo dirigente interno della Lega. Era un chiaro messaggio a Salvini per dire non essere d’accordo con la candidatura di Vannacci. (…) Se voi vedete il video del 2016, [Salvini] diceva esattamente le cose che dico io (…). Io penso che sia inammissibile vedere un Ministro della Repubblica che ha la capacità di cambiare posizione così rapidamente”.