54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene

AgenPress. Proseguono anche oggi i lavori presso il 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI).

All’avvio dei lavori è stato posto l’accento sulle problematiche ambientali che si intrecciano strettamente con quelle della Salute Pubblica: “One health, se non oggi quando? Dalla transizione ecologica alla transizione epidemiologica” con la moderazione del Dr. Alberto Fedele, Componente della Giunta Esecutiva della Società Italiana di Igiene e del Prof. Walter Ricciardi, Prof. di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere Scientifico del Ministro Speranza per la pandemia.

Il focus – posto dal Prof. Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, all’interno del suo intervento “La Salute Planetaria nella prospettiva della Sanità Pubblica” –  punta ad evidenziare la “necessità di una Sanità Pubblica che abbia un respiro globale ovvero che guardi alla Salute del Pianeta.”

“Negli ultimi decenni – ha sottolineato il Prof Rezza – ci sono state grandi trasformazioni. Grazie ai programmi di vaccinazioni, è diminuita la mortalità infantile, aumentata l’aspettativa di vita e cresciuta la popolazione umana. Questo aumento ha fatto sì che aumentassero anche i consumi e – di conseguenza – l’emissione di CO2, favorendo i cambiamenti climatici, la deforestazione e tutti quei processi che potrebbero avere un effetto deleterio sulla salute del pianeta.  Alla grande accelerazione sull’aspettativa di vita, fa seguito quindi un paradosso ecologico, quello della grande collisione, il peggioramento delle condizioni del pianeta. Questo, a sua volta, ha dei riflessi negativi sulla salute umana. Per affrontare questi cambiamenti ci vuole quindi una Sanità Pubblica che abbia un respiro globale e che guardi anche alla salute animale, alla salute del pianeta. Dobbiamo proteggere la Terra per proteggere noi stessi. “

 Proprio a proposito dell’interazione tra mondo animale e umano, emerge il problema dell’antibiotico resistenza, affrontata dal Prof Rezza. “A prescindere dall’epidemia di Covid, che ci ha tenuti impegnati negli ultimi 2 anni, ci sono altre problematiche che riguardano le malattie infettive che sicuramente, in questo momento, hanno una grande rilevanza. Una di queste è sicuramente l’antibiotico resistenza – ha affermato Rezza. In parte questa è dovuta all’uso dissennato di antibiotici, non solo nella popolazione umana ma anche in quella animale, soprattutto là dove ci sono gli allevamenti intensivi, i germi viaggiano tra una specie all’altra, ed è chiaro che se si produce antibiotico-resistenza nel mondo animale prima o poi questa tende ad entrare anche nel mondo umano. Nel mondo umano c’è una grande effetto amplificazione a livello ospedaliero quando manca un uso prudente degli antibiotici e quando si fanno procedure invasive in pazienti che hanno un alto livello di compromissione. Insomma, un uso prudente degli antibiotici è sicuramente raddomandato dai Dipartimenti di Prevenzione della Sanità Pubblica.”

Oggi al 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) si continua a parlare di rilancio della Sanità Pubblica attraverso il potenziamento delle reti professionali, di nuovi modelli organizzativi, di innovazione digitale, di assistenza territoriale e prevenzione alla luce del PNRR, di revisione delle reti ospedaliere e prospettive future.

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