AgenPress. Un momento di dialogo profondo, commozione e riflessione. Lo speciale AISC TV dedicato a Papa Francesco ha visto non solo la partecipazione di esponenti del movimento Uniti per Unire, ma anche della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), della Casa Abramitica e della Chiesa Anglicana. Un incontro in cui voci musulmane, cristiane, ebraiche e anglicane si sono unite per ricordare l’impatto di un pontefice amato e riconosciuto in tutto il mondo per il suo straordinario impegno umano e spirituale.
Dal mondo arabo-musulmano, in particolare, è arrivato un tributo profondo, come hanno testimoniato le parole dell’Imam di Cesena, Soufi Mustapha, confermando quanto già espresso dal presidente Foad Aodi: Papa Francesco è il più amato tra i leader religiosi, non solo tra i cattolici, ma anche tra i musulmani e il gli arabi.
Nel corso dello speciale, sono arrivate oltre 80 domande e testimonianze dall’Italia e dall’estero, tutte accomunate da un messaggio chiaro: Papa Francesco ha lasciato un segno unico e indelebile. È stato definito il Papa dei poveri, dei rifugiati, della pace e della convivenza tra i popoli. Il più coraggioso, il più mediatico, il più vicino ai dimenticati del mondo. Quello che ha messo la sua voce – e il suo volto – contro la guerra, a difesa dei bambini, delle donne, degli ultimi.
Un tributo collettivo e interreligioso che ha confermato ancora una volta come Papa Francesco sia diventato simbolo universale di speranza, umanità e coraggio.
“La scomparsa di Papa Francesco rappresenta un evento epocale che va ben oltre i confini del Vaticano e della Chiesa cattolica. Non è solo la fine di un pontificato, ma la chiusura di un’epoca in cui un Papa ha scelto di vivere, parlare e agire fuori dagli schemi consolidati. Ha preferito il linguaggio della verità a quello del potere, la compagnia dei poveri a quella dei potenti, la costruzione di ponti al rafforzamento di confini”, ha affermato in apertura il Prof. Aodi, con un intervento lungo, articolato e ricco di emozione.
“Francesco ha parlato al mondo con la lingua dell’umanità, portando conforto agli abbandonati e offrendo speranza nelle macerie. È stato il più umano dei Papi moderni, e proprio per questo, il più universale”, ha proseguito Aodi, ricordando la forza simbolica e spirituale del Documento di Abu Dhabi, firmato con il Grande Imam di Al-Azhar, come pietra miliare del dialogo interreligioso moderno.
LE VOCI DEL MOVIMENTO
La trasmissione ha visto la partecipazione di sette esponenti di Uniti per Unire, tra cui:
- Avv. Federica Federici e Prof.ssa Laura Mazza, vice presidenti del Movimento
- Vescovo Luis Miguel, coordinatore nazionale del Dipartimento Dialogo e Rispetto Reciproco Interreligioso del Movimento Uniti per Unire
- Soufi Mustapha, Pino Pironti e Antonio Inferrera, co-coordinatori del Dipartimento Dialogo Interreligioso di UN@UN
- Avv. Francesca Toppetti, delegata del Dipartimento Responsabilità Sanitaria e Intelligenza Artificiale di UN@UN
- Christelle Ollandent, Membro del Dipartimento #DonneUnite di UN@UN
LE DICHIARAZIONI
“Uomo di pace e di dialogo, Papa Francesco ha saputo parlare a tutti, anche a chi non crede. In un tempo di muri e guerre, ha scelto sempre la strada dell’incontro” – Avv. Federica Federici, Vice presidente e coordinatrice Dipartimento Unione Avvocati Internazionale di UN@UN
“Papa Francesco, uomo dei poveri e delle religioni, ha servito l’umanità con umiltà e amore. Che il prossimo Pontefice sappia raccogliere il suo spirito di pace e unità” – Antonio Inferrera.
“In questo contesto, l’eredità di Papa Francesco risuona profondamente, poiché invita tutti a lavorare insieme per un mondo in cui ogni individuo, indipendentemente dal genere, possa esprimere il proprio potenziale e contribuire al bene comune. La Prof.ssa Mazza, quindi, non solo porta avanti questo messaggio, ma lo vive attraverso le sue azioni e il suo esempio.” – Ecco le parole della Prof.ssa Laura Mazza.
“Ci ha ispirato a lavorare insieme. In Africa, dove le sfide sembrano immense, lui ci ha ricordato che la speranza può vincere” – Christelle Ollandent, con un toccante richiamo alle comunità africane.
Sono poi arrivate le parole cariche di significato dell’Avv. Francesca Toppetti, Delegata del Dipartimento Responsabilità Sanitaria e Intelligenza Artificiale e Direttore Generale di Emergenza Sorrisi: “Papa Francesco, profeta di pace. Cito le parole ispirate del cardinale Baldo Reina all’omelia di lunedì sera a San Giovanni: Papa Francesco si è inginocchiato ed ha baciato i piedi dei potenti leader riuniti in un incontro memorabile che è la sintesi del suo apostolato: il potere è nel servizio. I bambini, le donne ed il rispetto dei diritti umani sempre al centro di ogni decisione. Questa è la strada della Pace che dobbiamo costruire, seguendo il suo modello di umiltà e amore. Oggi Papa Francesco ci guida dal Cielo. Il mondo ha ancora bisogno di Lui: ci ha lasciato una scia luminosa per indicarci la strada.”
Emblematiche anche le parole di Pino Mauro Pronti, Pino Mauro Pironti, Co-Coordinatore dipartimento Dialogo Interreligioso Movimento Uniti per Unire e Presidente della Casa Abramitica. “Con rispetto e profonda ammirazione, ricordiamo Papa Francesco e il messaggio da lui condiviso. Ci uniamo con l’augurio che questo messaggio possa germogliare nello studio, nella comprensione e nel cuore di tutte le persone di buona volontà. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani.”
(Dalla Dichiarazione di Abu Dhabi, firmata da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar)
Shalom – Salaam – Pace
Soufi Mustapha (Imam di Cesena): “Papa francesco è stato un Pontefice e un uomo di pace, ma prima di tutto ed è stato il più coraggioso ed il più amato nel mondo arabo e musulmano”.
Durante la trasmissione è intervenuto anche Daoudi Tilouani, Vicepresidente Co-mai e Coordinatore Organizzativo Radio Co-mai Internazionale, che ha dichiarato: “È un grande ambasciatore di Amore e Pace. Si è impegnato a costruire ponti mentre altri alzano muri di odio e distruzioni. Secondo noi della Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), è stato il Papa più amato ed apprezzato dal mondo arabo e musulmano per l’ottimo rapporto e apertura verso i paesi arabi e musulmani”.
UN MONITO PER IL FUTURO: “PACE, DIALOGO, RESPONSABILITÀ”
Il Prof. Aodi ha ribadito come la figura di Papa Francesco abbia toccato profondamente il mondo arabo e musulmano:
“Si è guadagnato un ascolto e una stima storici. Ha denunciato guerre ipocrite, difeso i migranti, visitato luoghi impensabili per un Papa. Oggi, con la sua morte, si apre una fase delicata: la responsabilità è nostra. Non possiamo tradire quella visione”.