AgenPress – Nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza al momento contro ignoti i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, la Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro delle stazioni di Castellammare di Stabia (Napoli) e monte Faito (quota 1092 metri), ma anche dei piloni della funivia, della cabina precipitata a monte e di quella superstite a valle, ma anche del cavo rotto e di un locale ufficio con relativa documentazione. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, sono coordinate dal sostituto Giuliano Schioppi, con il procuratore Nunzio Fragliasso e l’aggiunto Giovanni Cilenti.
Un cavo della funivia che collega il centro con il monte, si è spezzato poco dopo le 15, lasciando sospese nel vuoto due cabine, a bordo delle quali c’erano 16 persone tra turisti e addetti al lavoro.
“Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito”, ha dichiarato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza
Da alcune ore è in corso il secondo sopralluogo della Procura di Torre Annunziata. Sul disastro sono in corso indagini di polizia. I reati ipotizzati al momento sono di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Gli inquirenti hanno raggiunto la zona impervia dove è stata ritrovata dai soccorritori la cabina, all’incirca a metà percorso che collega Castellammare di Stabia e il Monte Faito. Secondo quanto si è appreso, la cabina è stata rintracciata tra il secondo e il terzo pilone della funivia, a diverse centinaia di metri dalla cima.
Intanto i vigili del Fuoco hanno rimosso il cavo sulla linea elettrica Circumvesuviana. E’ prevista la messa in sicurezza della cabina precipitata per evitare ulteriori movimenti lungo il pendio.
Nella tragedia di ieri hanno perso la vita 4 persone: una turista australiana, una coppia di inglesi e Carmine Parlato, 59enne dipendente Eav e storico macchinista della funivia che, dalla stazione di Castellammare di Stabia, conduce al monte Faito. Era a bordo della cabina con le due coppie di turisti, quando il cavo di trazione si è spezzato causando la caduta dell’abitacolo.
I corpi delle quattro vittime e il superstite sono stati recuperati dagli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico (CNSAS) e dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) appositamente giunti da Avellino.
La storia della funivia del Faito non è nuova a tragici incidenti. Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: allora furono quattro i morti. Trentuno i viaggiatori che rimasero feriti nello schianto.