Domenico Scilipoti Isgrò: “Sentenza sconcertante annulla famiglia naturale”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. “In un Paese civile e democratico, le sentenze dei giudici si rispettano. Tuttavia, con garbo e misura, è lecito dissentire ed anche criticare. Non possiamo dunque tacere il disappunto e lo sconcerto davanti alla recente pronuncia della Cassazione che, rigettando il ricorso del Governo, ha stabilito che sulla carta di identità non si scrive più madre e padre, ma genitore uno e due per evitare discriminazioni di genere.

È una motivazione inaccettabile non solo per i credenti di fede cristiana, ma lo è dal punto di vista antropologico cosa che riguarda anche chi non crede o è di altre fedi. Con questa sentenza che di fatto è apripista di sconsiderate ideologie come gender e woke, si assesta un colpo pesantissimo alla famiglia naturale prevista dalla Costituzione e formata da uomo e donna.

I generi sono due e nessuno può mettere in discussione un fatto che prima che verità di fede, è evidenza biologica. Sia pur senza volerlo, la Cassazione contribuisce ad alimentare la confusione e il pensiero liquido che tanto insidioso è.

Lo dico e denuncio da politico, medico ed educatore ricordando che distruggere la famiglia naturale e la sessualità secondo i criteri biologici è un attentato alla società. Duole constatare il silenzio di tanti politici che si definiscono credenti ed anche di esponenti del clero. Ricordo che il parlare del cristiano è sì quando è sì e no quando è no. Per fortuna esiste il ricorso alla Corte Costituzionale ed è auspicabile venga intrapreso.”

Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -