AgenPress. Il ministro allo Sviluppo Economico Giorgetti ha fatto sapere che siamo in ritardo nella esecuzione di ben 19 misure del Pnrr e che è opportuno un rinvio della scadenza fissata nel 2026. In pratica: non riusciamo a rispettare i tempi. Dal canto suo i burocrati europei hanno fatto sapere che non è possibile e che in ogni caso ci vuole la unanimità di tutti i membri.
Ora, se siamo stati diligenti nell’avere i ratei ed anzi l’ex ministro Fitto riuscì a bruciare sul tempo gli altri partner, è doveroso ricordare che i fondi già erogati non sono tutti a fondo perduto e che una parte la dobbiamo restituire con gli interessi. Altresì vanificando o non attuando in tempo il Pnrr perdiamo specie per le infrastrutture una occasione irripetibile.
Spiacevolmente vengono al pettine i nodi previsti e prevedibili. I ritardi si devono in gran parte alla carenza nelle amministrazioni locali e regionali di personale competente a progettare e far partire bandi europei e questo farà in modo che tante somme utilissime non verranno utilizzate, le daremo indietro e ironia del destino saranno utilizzate dai nostri competitor.
Se il Governo centrale non ha considerato il problema, neanche le amministrazioni locali fatte eccezioni hanno richiesto personale specializzato confermando i limiti di una classe politica inadeguata a tutti i livelli perché non ha preparazione e soprattutto cooptata dalle segreterie.“
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.