AgenPress. Oggi mal di stomaco alle stelle per il partito trasversale delle armi a oltranza: insulti e attacchi a raffica per il sottoscritto e il M5S da Meloni, Crosetto, Calenda. Continuate pure, sono medaglie.
Non sopportano un M5S che cresce nonostante il fango a reti e giornali unificati, che va in piazza, che è libero di dire la sua senza lobby a cui rispondere.
Fa tenerezza Meloni che – dopo aver sottoscritto al Consiglio europeo l’Europa del Riarmo ed essersi battuta per spendere montagne di soldi per le armi (fino a 35 miliardi) fuori dai vincoli – ora punta il dito verso me che le spese della Difesa le ho adeguate nell’ordine di 1 miliardo l’anno mentre portavo oltre 200 miliardi in Italia per sanità, asili nido, imprese e lavoro. Che faccia tosta.
Crosetto, poi, quando si tratta di armi, perde il finto aplomb e si prodiga in insulti personali: per lui non eravamo degni di governare. Vuoi mettere i Fratelli d’Italia con condanne al ministero della Giustizia, la Ministra alle prese con una truffa allo Stato o un Ministro della Difesa che fino al giorno prima della nomina era il rappresentante ufficiale delle industrie delle armi. Questi sì che sono titoli!
Infine Calenda, che si finge liberale a giorni alterni: per lui il M5S andrebbe cancellato. Che cultura politica è mai questa? Immaginatelo al governo intento a “cancellare” il M5S e i cittadini che la pensano come noi. Rispetto per chi è contrario al riarmo, Carlo, anche se hai l’elmetto da 3 anni.
Siamo scomodi si sa, ma andremo dritti per la nostra strada. Fatevene tutti una ragione. Il 5 aprile tutti in piazza contro la follia del riarmo. Fermiamoli.
E’ quanto dichiara, sui social, il presidente del M5S Giuseppe Conte.