Mattia (Pd), nel Lazio prima legge d’Italia su infertilità

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Rocca la promuova per contrasto denatalità. Lazio sia apripista come per PMA


AgenPress. “Ho depositato in Consiglio regionale la prima proposta di legge in Italia che affronta in modo strutturale la prevenzione dell’infertilità e la preservazione della fertilità. Obiettivo, contrastare la denatalità e garantire un accesso equo e consapevole alle tecniche di crioconservazione.

Mi appello al Presidente Rocca affinché questa proposta di legge sia discussa e approvata al più presto per aiutare le donne e le coppie che desiderano diventare genitori e affinché la Regione Lazio faccia da apripista in ambito nazionale, come già accaduto nella scorsa legislatura con la norma sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), che ha innalzato l’età delle donne da 43 a 46 anni garantendo l’accesso tramite la sanità pubblica. Un criterio poi adottato in maniera omogenea in tutta Italia con gli ultimi Lea”.

Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, firmataria della proposta di legge “salva-nascite”.

“Attualmente in Italia, infatti, la crioconservazione è gratuita per le donne che hanno meno di 40 anni e ricevono una diagnosi di tumore, e, in alcune regioni, pur in assenza di una legge nazionale, possono accedere al servizio di preservazione della fertilità anche le donne con altre patologie (endometriosi, menopausa precoce, malattie autoimmuni ecc.). Poco o nulla viene fatto per quelle coppie meno abbienti – spiega Mattia –.

Con questa legge, che prevede un impegno finanziario da un milione di euro complessivo per il triennio 2025-2027, affrontiamo per la prima volta il problema con un approccio olistico. Due le tipologie di misure previste: una campagna di informazione e screening della riserva ovarica, rivolta ai giovani tramite i Consultori, scuole e università per una scelta consapevole della genitorialità e contributi per agevolare l’accesso alla crioconservazione pianificata degli ovociti (CPO), come l’esenzione totale dalle spese per le donne al di sotto dei 35 anni, che incontrano difficoltà nel concepimento per motivi di salute, e un contributo economico fino a 3mila euro alle donne tra i 25 e i 35 anni d’età, che scelgono di posticipare la maternità per motivi sociali, sono residenti nel Lazio da almeno un anno con nucleo familiare e hanno un reddito ISEE di massimo 30mila euro”, conclude Mattia.

SCHEDA – L’INVERNO DEMOGRAFICO NEL LAZIO: I DATI

Secondo i dati riportati nel Documento di Economia e Finanza Regionale 2025-2027, nell’ultimo decennio il tasso di natalità è passato da 9,2 a 6 nati ogni 1.000 abitanti e la popolazione del Lazio è lievemente diminuita.

In particolare la popolazione in età lavorativa si è ridotta dell’1,5% e, parallelamente, è risultata in aumento del 3,1% la quota degli ultra65enni.
Nel prossimo decennio le previsioni segnalano una riduzione della popolazione residente laziale di quasi 86mila individui e per i prossimi venti anni di 214.500 unità.

In questo quadro la popolazione over 65 nel Lazio è destinata ad aumentare drasticamente, mentre la fascia di popolazione attiva è destinata a ridursi, generando gravi scompensi nella tenuta complessiva del sistema di welfare.

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