AgenPress. “Sul colloquio tra Putin e Trump è impossibile esporsi perchè sappiamo molto poco, mancano i dettagli. L’unica cosa che sappiamo per certo è che è stato un colloquio lungo. Giorgia Meloni ha parlato di uno spiraglio di pace, ma non ci sono certezze”.
Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano l’On. Simone Malpezzi (PD) intervenuta a ‘Battitori Liberi’, condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, a proposito del colloquio tra Trump e Putin per la pace in Ucraina.
E ha aggiunto “quello che mi preoccupa è l’atteggiamento di entrambi, che stanno trattando da soli. Penso che non ci possa essere alcun accordo di pace-sostiene- se Ucraina e Europa non saranno coinvolte. L’Europa dev’essere presente al tavolo delle trattative, perché rappresenta la garanzia alla tutela dello stato di diritto: non esiste una pace giusta che prevede la riduzione dei territori ucraini, perché nel caso avrebbe vinto la legge del più forte e non il diritto internazionale”.
La parlamentare si sofferma poi sulla divisione dell’Europa in merito al conflitto “la situazione è drammatica ma il tema è ampio. Noi abbiamo un problema -spiega Malpezzi- che è rappresentato dal diritto di veto. È uno strumento che impedisce prese di posizione decise e avanzate su qualunque tema. Come Europa, abbiamo vinto il Nobel nel 2012 perché abbiamo garantito ai popoli il rispetto che gli ha permesso di crescere e prosperare-continua- e dobbiamo continuare a farlo. Non possiamo permettere che passi il messaggio di Putin secondo cui si possono ottenere le cose con la forza: ne va delle libertà che abbiamo e per cui ci battiamo”.
L’On. termina l’intervento con una riflessione “dobbiamo comprendere che la difesa comune e l’identità europea sono due temi che vanno di pari passo. L’obiettivo dev’essere quello di aumentare le spese per la difesa al fine di incentivare la collaborazione tra gli Stati. E non è vero-conclude Malpezzi- che le risorse necessarie verranno prese dal sociale, anche la premier Meloni lo ha spiegato: bisogna puntare su entrambi i fattori, unendosi in una direzione comune”.