AgenPress. Con riferimento all’articolo dal titolo “Di Lorenzo, dove le celle scoppiano”, pubblicato nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia, il Ministero della Giustizia precisa quanto segue.
Le opere di ristrutturazione sulla Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento sono di competenza del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sicilia.
All’esito del sopralluogo già effettuato nell’istituto sono stati pianificati gli interventi necessari per il ripristino delle camere inagibili.
Risulta presente nella struttura uno spazio di tipo agricolo destinato alla produzione di olio, ma non ancora produttivo. Non vi sono spazi dedicati alle lavorazioni penitenziarie.
In merito agli altri spazi, allo stato non vi sono né un campo sportivo né una palestra, ma sono utilizzabili all’interno dei reparti diverse zone destinate alla socialità, tutte operative e in discrete condizioni.
Secondo l’ultima rilevazione statistica, al 31 dicembre 2024, i detenuti impiegati in attività intramurarie e retribuiti dall’Amministrazione Penitenziaria sono 63 (54 uomini e 9 donne), oltre a 7 detenuti in regime di art. 21 Ordinamento Penitenziario (assegnati al lavoro esterno).
Le attività intramurarie hanno una durata quadrimestrale al fine di consentire una più ampia partecipazione dei soggetti richiedenti. Dal sistema del turnover sono escluse alcune attività (cuoco e aiuto cuoco, addetto alla manutenzione ordinaria fabbricati), i cui incarichi, in considerazione della specializzazione, restano di durata annuale. Tre sono i detenuti impiegati alle dipendenze di soggetti esterni all’Amministrazione Penitenziaria.
La Direzione è impegnata a mantenere direttive prioritarie finalizzate all’incentivazione dei rapporti tra l’istituto, i soggetti pubblici e del Terzo Settore per favorire le opportunità di inserimento e inclusione sociale, offrendo occasioni lavorative ai soggetti svantaggiati.