AgenPress. In occasione del 12 marzo, in cui si celebra la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza al personale sanitario, tutti indistintamente dovremmo dare fiducia e sostegno al personale che opera con grande difficoltà e abnegazione nei processi assistenziali e di prevenzione all’interno del SSN.
Ci rivolgiamo in particolare a tutta le persone, pazienti, familiari, utenti che per svariati motivi e a vario titolo, si rapportano con gli operatori sanitari per dire loro che medici, infermieri, medici veterinari, tecnici, non hanno responsabilità sui disservizi o sulle lunghe liste di attesa e che anche il personale che non ha compiti assistenziali ma di controllo, spesso oggetto di aggressioni e intimidazioni, ha obblighi dai quali non può esimersi. La violenza non deve e non può essere un mezzo di dissuasione tesa a modificare decisioni prese.
Lo Stato e le Regioni devono sostenere in modo adeguato il Servizio Sanitario Nazionale al fine di migliorare le condizioni di lavoro di tutto il personale che opera al suo interno.
I pazienti e gli utenti devono maturare la consapevolezza che con la violenza non si raggiungono gli obiettivi di una migliore sanità, per la quale bisogna usare leve e strumenti che agiscano sulla politica per un positivo cambiamento.
Angela Vacca Componente dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie per FVM.