Radicali Italiani: “Nel 2023 in Italia si contavano circa 16,2 milioni di pensionati”

- Advertisement -
- Advertisement -
AgenPress. L’invecchiamento della popolazione italiana non è più un’ombra all’orizzonte, ma una realtà inesorabile che ci sta trascinando verso un inverno demografico senza precedenti. Il peso di questa trasformazione non sarà equamente distribuito: a pagarne il prezzo più alto saranno le generazioni future, costrette a sostenere un sistema sempre più fragile.
A dicembre 2023, in Italia si contavano circa 16,2 milioni di pensionati, mentre i lavoratori attivi erano appena 23 milioni. Un dato chiave emerge da queste cifre: il rapporto tra lavoratori e pensionati. Per garantire la tenuta del nostro sistema pensionistico, basato sui contributi versati da chi lavora, è necessario che vi siano almeno 1,5 lavoratori per ogni pensionato. Oggi, però, questo equilibrio è già compromesso. Chi versa i propri contributi non sta accumulando la propria pensione, ma sta finanziando quelle attuali, sperando che, un domani, qualcuno faccia lo stesso per lui. Ma sarà davvero così?
Se nulla cambierà—se la popolazione attiva continuerà a ridursi, se la produttività rimarrà stagnante e se i giovani continueranno a fuggire all’estero in cerca di opportunità—il sistema rischia di crollare su sé stesso. Senza un ricambio generazionale adeguato, senza lavoratori che producano ricchezza e sostengano la previdenza sociale, il Paese si avvierà verso un declino irreversibile.
Non possiamo più permetterci di ignorare questa emergenza. Il sistema attuale non è più sostenibile. Servono riforme coraggiose, capaci di riequilibrare il carico tra generazioni e di garantire ai giovani le stesse opportunità di cui hanno goduto i loro genitori. Il tempo delle attese è finito: il futuro dell’Italia si decide oggi.
- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -