Wafaa Nahhas-Sabrina Valletta-Leila Beilatouche: “Ogni donna merita rispetto, indipendentemente dalla sua cultura o religione”

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AgenPress. Si è trattato di un evento di grande valore per la Giornata Internazionale della Donna, quello che si è svolto nella prestigiosa Sala David Sassoli del Parlamento Europeo a Piazza Venezia, dove è stato conferito il “Premio Internazionale La Rosa D’Oro”, un tributo che ha celebrato l’eccellenza femminile in ogni sua espressione. Questa cerimonia ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso di valorizzazione delle donne che, con il loro talento, impegno e passione, continuano a lasciare un segno profondo nella società in tutti i settori, dal sociale alla cultura, dalla medicina alla politica.

Organizzatrice dell’evento è stata la Fondazione Area Cultura, presieduta dalla Dott.ssa Angelica Loredana Anton, che ha sottolineato l’importanza di promuovere la partecipazione femminile in ogni ambito della società. La cerimonia ha visto il riconoscimento di alcune delle donne più influenti del panorama internazionale, come Wafaa Nahhas, presidente dell’Unione Arabi del 48, e Sabrina Valletta, angiologia ed esponente del Movimento Uniti per Unire e del dipartimento #Donneunite, che hanno ricevuto il premio per il loro impegno a favore dei diritti delle donne e della promozione della pace.

Insieme a loro, è stato celebrato il lavoro della Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), con la premiazione di Leila Belaitouche, Coordinatrice del Dipartimento Donne della Co-mai, a cui sono stati consegnati dei fiori in segno di apprezzamento per il suo costante impegno nella difesa dei diritti delle donne arabe e musulmane.

Il Premio La Rosa D’Oro non è solo una celebrazione dei traguardi raggiunti, ma una piattaforma per raccontare storie di resilienza, coraggio e innovazione, come quella di Wafaa Nahhas, che ha ricevuto il riconoscimento a nome dell’Unione Internazionale Arabi del 48 di cui è Presidente, un’associazione che da anni si batte per i diritti degli arabi , delle donne palestinesi e promuove cooperazione internazionale e convivenza tra i popoli e le civiltà e le religioni .inoltre promuovere attività sportive a livello internazionale con la collaborazione dell’USEM. La stessa Wafaa Nahhas ha dedicato il premio a tutte le donne arabo-palestinesi e ha lanciato un appello per la pace e il dialogo interculturale, affermando l’importanza di creare legami che uniscano popoli diversi per un mondo più giusto e solidale.

Dichiarazioni di Leila Belaitouche
“Oggi sono felice di vedere tutte le donne qui, di tutte le culture, nazionalità e religioni. Non ci sono donne di serie A e di serie B. Ogni donna merita uguale rispetto. In particolare, oggi celebriamo Wafaa Nahhas, una donna straordinaria, araba e palestinese, che ha contribuito alla difesa dei diritti e alla libertà delle donne. Io, nel mio ruolo di Coordinatrice del Dipartimento Donne Co-Mai, continuerò a lavorare affinché le donne arabe, musulmane, e tutte le donne del mondo, possano conquistare l’indipendenza e i diritti che meritano. Dobbiamo combattere contro i pregiudizi, che ancora oggi impediscono alle donne di esprimersi liberamente, e ricordare che il velo, per molte di noi, è una scelta e non una costrizione. Non tollereremo che nessuna donna venga sottomessa da chiunque, e il nostro impegno deve essere costante.”

Inoltre, la cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione dei figli di Wafaa NahhasSelin Nahas e Sameer Nahas, che hanno raccontato le loro esperienze come studenti universitari in Medicina a Chieti, celebrando con orgoglio il traguardo raggiunto dalla madre e l’importanza del suo impegno nella società. Questo momento ha rappresentato una testimonianza potente di come una famiglia, radicata nei valori della solidarietà e della determinazione, possa superare qualsiasi barriera e contribuire al cambiamento.

Il Premio La Rosa D’Oro ha ricevuto una grande visibilità grazie alla collaborazione con AISC NewsAISC TV e Radio Co-Mai Internazionale, che hanno trasmesso l’evento in oltre 120 paesi del mondo. Le interviste agli organizzatori, alle premiate e ai partecipanti sono state trasmesse su numerosi canali, tra cui WhatsappInstagramLinkedIn e YouTube, portando il messaggio di solidarietà e lotta per i diritti delle donne in tutto il mondo.

Dichiarazioni del Prof. Foad Aodi
“Oggi siamo qui per celebrare non solo il talento e la determinazione delle donne, ma anche per ribadire un concetto fondamentale: la lotta per i diritti delle donne non deve mai fermarsi. Noi, come AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia)UMEM (Unione Medica Euromediterranea)Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e AISC (Agenzia Britannica Internazionale Informazione Senza Confini), ci impegniamo ogni giorno per promuovere la cultura del rispetto, del dialogo e della pace. Le donne sono il cuore pulsante di ogni società, e il nostro lavoro deve essere quello di garantire loro pari opportunità e dignità. Questo premio è un atto di riconoscimento che ci motiva a fare di più, a lottare contro ogni forma di violenza e discriminazione.”

Il Prof. Aodi, eminente medico-fisiatra, ha parlato sia come Presidente delle suddette associazioni, accanto ai rispettivi Direttivi, sia in veste di giornalista internazionale da sempre legato al tema della difesa e della valorizzazione delle donne, con i suoi incarichi di Direttore Responsabile AISC.

“L’impegno per i diritti delle donne non deve limitarsi a una giornata all’anno. Ogni giorno dobbiamo continuare a celebrare le donne e a combattere le ingiustizie che ancora le colpiscono. Come Movimento Uniti per Unire, siamo felici, accanto ad AMSIUMEMCo-Mai e AISC, di portare avanti progetti e iniziative che mettono al centro le donne, la loro forza e la loro determinazione. Lottiamo insieme per un futuro senza violenza, senza discriminazioni, e per garantire che ogni donna possa realizzare il suo pieno potenziale.” Così ha concluso nella sua disamina il Prof. Foad Aodi.

Il grande successo dell’evento dimostra l’importanza di unire le forze per promuovere i diritti delle donne a livello globale, e ha confermato il ruolo centrale che la solidarietà e la cooperazione internazionale giocano nel sostenere ogni singola donna nella sua lotta per la libertà, la giustizia e il rispetto.

Il Prof. Aodi, accanto ai direttivi delle associazioni, ci tiene a ringraziare l’organizzatrice Dott.ssa Angelica Loredana Anton e l’Ambasciatore Osservatore ONU per i diritti umani nonché giornalista, Prof. Gennaro Ruggiero, nonché tutti i membri della Fondazione Area Cultura, sottolineando l’importanza di intensificare la collaborazione e il dialogo in tutti i settori, dalla sanità, alla salute globale, alla cultura, alla società civile, alla corretta informazione, al sostegno alle donne a 360 gradi.

 

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