AgenPress. Sarà presentato l’8 marzo 2025, dall’Osservatorio permanente sull’efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica, il documento ‘Linguaggio e violenza di genere nella giurisdizione: un cantiere aperto’.
L’opera, che invita a una riflessione, attenta e consapevole, sull’importanza delle parole nella redazione delle pronunce, ha l’obiettivo di innalzare il livello di sensibilità sul complesso rapporto tra la violenza di genere e le sue modalità di narrazione nella giurisdizione.
Ponendosi in diretto dialogo con gli operatori e le operatrici della giustizia, in primo luogo la magistratura, promuove un percorso finalizzato alla progressiva eliminazione dei rischi di vittimizzazione secondaria in ambito giudiziario.
Il documento proporrà QR code e hyperlink per l’immediata consultazione delle fonti multimediali e sarà liberamente scaricabile dal sito dell’Osservatorio.
“Il documento che presentiamo oggi – precisa il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio – pone l’accento su quali siano le parole, le espressioni con cui va trattata la violenza di genere nei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e nell’ambito della giurisdizione in genere, nonché nella comunicazione più largamente intesa, fermi restando i presìdi costituzionali dell’autonomia e l’indipendenza della magistratura e della discrezionalità nella costruzione del percorso argomentativo che forma il proprio libero convincimento. Si tratta di una piattaforma di riflessione nell’ottica, ben declinata dal suggestivo riferimento a un cantiere aperto, poiché volto ad accogliere spunti da un confronto in continuo divenire su un fenomeno complesso. Auspico che questo lavoro rappresenti uno strumento di dialogo, nella consapevolezza della costante necessità di alimentare il dibattito sulla materia“.
La Presidente dell’Osservatorio, Maria Rosaria Covelli: “Bisogna dedicare attenzione alle parole e alle espressioni con cui ci si riferisce, nel processo e in generale nella comunicazione giudiziaria, alla violenza di genere. Questo documento è uno strumento di agevole consultazione, di supporto e riflessione, per chiunque voglia approfondire la questione. Consente, tuttavia, di mettere a fuoco pregiudizi e stereotipi che, attraverso un registro linguistico potenzialmente violento, rischiano di generare il fenomeno della vittimizzazione secondaria, sanzionato anche dalla Corte Europea“.
Anna Lorenzetti, ordinaria di Diritto costituzionale nell’Università di Bergamo ha coordinato il gruppo di lavoro dell’Osservatorio dedicato al linguaggio: “Abbiamo voluto attualizzare la riflessione circa l’essere, tutte e tutti, spesso involontari portatori di un utilizzo sessista della lingua che è, come noto, influenza la rappresentazione della realtà. La lingua infatti non soltanto definisce, ma influenza l’immaginario, anche simbolico, su cui il diritto, come tutte le scienze sociali, viene a costruirsi. Così, lo stesso diritto giurisprudenziale può rischiare di assorbire quei condizionamenti che, non sempre consapevolmente, danno spazio a stereotipi e pregiudizi, impattando sulla vittima“.
I materiali elaborati dall’Osservatorio saranno raggiungibili all’indirizzo https://ovg.giustizia.it/.