AgenPress. «Al termine di un lungo confronto presso il ministero del Lavoro sul rinnovo della cigs per i lavoratori dell’ex Ilva possiamo dare sull’accordo un giudizio positivo, perché il documento ha nuovamente sancito la validità dell’accordo del 06 settembre 2018 e, soprattutto, che non vi siano esuberi strutturali».
Così Daniele Francescangeli, vicesegretario nazionale con delega alla siderurgia UGL Metalmeccanici, e Alessandro Dipino, segretario UGL Metalmeccanici di Taranto, che in videoconferenza hanno partecipato all’incontro.
«Con senso di responsabilità, abbiamo provveduto a sottoscrivere un verbale di accordo che va in prosecuzione di quello siglato il 26 luglio 2024 e che traguarda il numero massimo di 3062 lavoratori in CIGS per tutto il gruppo che tutela e che fornisce maggiore supporto economico ai lavoratori sottoposti a CIGS. Inoltre, si prevede un’integrazione salariale al 70% della retribuzione globale annua lorda e quindi al 70% del cosiddetto “primo rigo”, il 70% del premio ed il 70% del rateo di tredicesima; il riconoscimento di una premialità compresa tra l’1% ed il 3% (Welfare) al raggiungimento di livelli produttivi di acciaio al 31/12/2025 che si prevedono l’1% al raggiungimento di 3 milioni di tonnellate, il 2% al raggiungimento di 3,5 milioni di tonnellate ed il 3% al raggiungimento di 4 milioni di tonnellate ma anche che, nell’ipotesi di cessione dell’azienda in un periodo inferiore al temine del 2025, il premio sarà riconosciuto da ADI in A.S. in proporzione al rateo della produzione derivante dal periodo di permanenza della stessa società».
«L’accordo odierno conferma la volontà da ambo le parti nel voler rinforzare le relazioni azienda/sindacato soprattutto in vista della partita che vedrà tutti i soggetti interessati alla cessione dell’azienda ad un nuovo player», hanno concluso Francescangeli e Dipino.