AgenPress – Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che i due bambini tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza, Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati riconsegnati a Israele, sono stati uccisi dai loro rapitori e non nei bombardamenti dello Stato ebraico come sostiene invece il movimento islamista. “Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente uccisi durante la prigionia nel novembre 2023 da terroristi palestinesi”, ha affermato un portavoce delle Idf.
Sono stati identificati i resti dei piccoli ma ha riferito che il terzo corpo consegnato non è quello della mamma, Shiri Bibas. Lo riportano i media israeliani. Secondo il portavoce dell’Idf, il dna del terzo corpo non corrisponde a quello di nessuno degli ostaggi ancora a Gaza.
“Agiremo con determinazione per riportare a casa Shiri, insieme a tutti i nostri prigionieri, sia i vivi che i caduti, e garantiremo che Hamas paghi il prezzo pieno per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo”, ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione video.
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato Hamas per “la sfilata dei corpi e l’esposizione delle bare degli ostaggi israeliani deceduti” avvenuta ieri a Gaza prima di restituirli a Israele.
“Secondo il diritto internazionale, qualsiasi consegna delle spoglie del defunto deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, garantendo il rispetto della dignità del defunto e delle sue famiglie”, scrive Guterres sulla piattaforma social X.
La dichiarazione è stata rilasciata dopo che le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che uno dei corpi consegnati da Hamas non era quello dell’ostaggio Shiri Bibas o di nessun altro prigioniero, fatto che Guterres non ha menzionato.
L’ambasciatore israeliano all’ONU Danny Danon accusa Hamas di aver restituito un corpo non identificato al posto del corpo della madre di due ragazzi assassinati, “come se si trattasse di una spedizione senza valore”.
“Questo è un nuovo minimo, un male e una crudeltà senza pari”, ha affermato in una dichiarazione.
“Non ci sono parole che possano descrivere una tale atrocità”, dice Danon. “Hamas non solo ha assassinato Ariel e Kfir Bibas a sangue freddo – un bambino di 4 anni e un neonato di 10 mesi – ma continua a violare ogni valore morale di base anche dopo la loro morte”.
Israele chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanni “questo crimine atroce” e chiede l’immediato ritorno della madre, Shiri Bibas, alla sua famiglia, afferma.
Dopo l’invasione del sud di Israele da parte di Hamas, avvenuta il 7 ottobre 2023, il Consiglio di sicurezza si è rifiutato di condannare il gruppo terroristico.