AgenPress. Il premier britannico, Keir Starmer, è stato il primo ad avanzare l’ipotesi delle “truppe europee” da inviare in Ucraina. Scenario condiviso anche dalla Svezia, che però non ha preso parte al vertice di Parigi.
Tutti nel continente devono “farsi avanti”, ha affermato Starmer – per la “sicurezza collettiva”. Poi ha sottolineato: il destino dell’Ucraina “non mette in gioco solo il futuro” di Kiev, ma è “una questione esistenziale per l’Europa intera” in quanto continente.
L’Europa deve assumere maggiori responsabilità a tutela della propria sicurezza, ma una “rete di protezione americana” resta necessaria per assicurare un accordo poiché “solo una garanzia Usa può efficacemente scoraggiare la Russia di Vladimir Putin dall’attaccare di nuovo” Kiev, ha concluso il primo ministro britannico.