AgenPress. “Le conseguenze che la Russia minaccia non sono veramente dovute alle parole di Mattarella, sono piuttosto conseguenze dovute a 3 anni di guerra. Oramai tutto è motivo di attacco e di inquietudini che tendono a radicalizzarsi, finanche a mettere nel mirino un uomo come Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha sempre detto cose sagge e con la massima prudenza, attaccarlo è fuori luogo: sono d’accordo con lui anche quando non lo sono fino in fondo”.
Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano l’europarlamentare Marco Tarquinio intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ in merito alle parole del presidente Mattarella, che ha criticato le azioni russe, e alle ripercussioni promesse dal governo di Putin.
E ha proseguito “Voglio ricordare che Mattarella ha sempre raccomandato una linea filo-atlantica, è uno storico atlantista. Nonostante ciò ha sempre rinnegato la politica dei blocchi contrapposti, e ha sempre spinto per una sicurezza comune”. In merito al suo punto di vista sulla situazione commenta “il problema però non è quello che pensiamo noi, ma quello che pensano dall’altra parte dell’atlantico.
Io dissi che la Nato era superata e andava sciolta altrimenti sarebbe arrivato un personaggio come Trump e ce lo avrebbe fatto capire, e così è stato. Persone come lui concepiscono solo un rapporto di sudditanza tra Usa e Europa, invece unendoci concretamente come un’Europa unita saremmo un forte interlocutore per gli Stati Uniti-spiega- e magari anche un forte alleato. Purtroppo come abbiamo visto a Parigi non abbiamo grandi statisti per poter sperare di unire l’Europa”.
A proposito dei negoziati con la Russia asserisce “Trump sta facendo la pace? No Trump sta intavolando una trattativa a spese degli ucraini. Se avesse puntato veramente alla pace-sottolinea- avrebbe dovuto coinvolgere nel vertice entrambe le parti in causa. Questa è la dimostrazione che questo è stato un conflitto per procura tra Usa e Russia, combattuto con i corpi dei soldati ucraini”.
L’On. Tarquinio conclude con una riflessione “ho visto quello che è successo al vertice di Parigi, e sinceramente per come si sono riuniti i leader europei non ha avuto molto senso. L’Europa oggi si riarma ma è divisa, a cominciare dalla Meloni che ha una linea più Trumpiana che europeista. Non è stato un bello spettacolo francamente, stiamo giocando una partita per perderla”.