AgenPress. Cristina Guarda, eurodeputata del Gruppo Verdi/ALE, commenta le recenti dichiarazioni di Mario Draghi, ex presidente della Bce e autore del Rapporto sulla Competitività Ue, in audizione oggi al Parlamento Europeo.
“Le fonti rinnovabili abbassano il prezzo dell’energia elettrica e sono vettore fondamentale per la sovranità energetica europea. La transizione ecologica è quindi strategica per contrastare il caro bollette e sganciare il prezzo dell’energia dai combustibili fossili. Con una buona pianificazione, possiamo creare sinergie tra fonti rinnovabili, sviluppo locale e tutela della biodiversità. Le rinnovabili restano la via principale, e l’unica ecologica, per uscire dalla dipendenza dal gas”.
“La produzione industriale italiana è in calo da più di venti mesi a causa del caro energia. Al contrario di altri Paesi come la Spagna, che con il 70% di energia da fonti rinnovabili ha abbassato il prezzo dell’energia, favorendo la crescita economica. Il governo Meloni dovrebbe ascoltare Draghi e smettere di ostacolare lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, favorendo le grandi aziende energetiche che continuano a incassare miliardi di euro in extra-profitti. Tra le cause degli alti prezzi dell’energia in Europa, identificate dal Rapporto sulla Competitività Ue, spicca infatti il ritardo nell’istallazione di capacità rinnovabili. E l’Italia rischia di pagare un prezzo ancora più salato nei prossimi anni, considerato che il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) è in aperto contrasto con la strategia rinnovabile europea”.