Acerra (NA). Una bambina di 9 mesi è morta dopo essere stata sbranata da un pitbull nella sua casa

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AgenPress – E’ accaduto la scorsa notte ad Acerra, in provincia di Napoli. Aperto un fascicolo d’indagine. L’appartamento è stato sottoposto sotto sequestro.

Il padre ha riferito alla polizia di aver trovato la piccola in una pozza di sangue nel letto, dopo l’aggressione subita dal cane di famiglia. La madre era al lavoro. La bimba è stata portata al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, ma al suo arrivo era già morta a causa delle gravi ferite lacero contuse al volto e al capo.

Sul caso indaga la polizia. I genitori, entrambi sotto i 30 anni (lui 25 e lei 23), sono sotto shock per quanto accaduto. Il padre, che lavora come benzinaio, ha raccontato agli investigatori di essersi addormentato sul letto matrimoniale vicino alla figlia poco prima delle 22.30. Al suo risveglio la tragedia si era già consumata. Inizialmente, però, all’arrivo in ospedale aveva fornito una versione diversa, forse per difendere il suo pitbull, dicendo che un cane randagio aveva aggredito la figlia mentre passeggiavano.

Un racconto reso ai sanitari della clinica Villa dei Fiori di Acerra (Napoli), dove l’uomo, 25 anni, ha portato la sua piccola dopo essersi accorto della tragedia avvenuta in casa. Una versione poi cambiata davanti agli agenti della polizia del locale commissariato, ai quali ha spiegato di essersi addormentato in attesa del rientro della moglie, impegnata nella pizzeria dove lavora, così come la piccola, che aveva adagiato sul lettone. Il giovane papà ha portato la piccola ormai incosciente nel vicino ospedale poco prima della mezzanotte e mezza, ed i sanitari hanno subito capito la gravità delle ferite al volto ed alla testa. Giulia, in arresto cardiocircolatorio, è morta nel pronto soccorso della clinica poco dopo il suo arrivo.

Una tragedia che poteva essere evitata, dicono i residenti del quartiere. Il cane la scorsa estate sarebbe scappato dall’appartamento dove era custodito dalla famiglia della piccola, ed avrebbe aggredito un altro cane che passeggiava nel rione in compagnia di una dog sitter. “Tutti dicevano che il padrone doveva farlo chiudere perché era pericoloso – raccontano alcune donne – ma non hanno capito. Sono brave persone, due lavoratori, la mamma della piccola lavora in una pizzeria, lui è barista. Non hanno capito che quel cane poteva fare del male alle persone e soprattutto ai bambini, compresa la loro piccina. Una tragedia che si poteva evitare”.

 

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