Fisco, Ottaviani (Lega): “Vogliamo dare la possibilità a chi non è riuscito a pagare di rimettersi in regola, non vogliamo salvare evasori”

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AgenPress. “Quando parla di pace fiscale la Lega intende provare a recuperare un rapporto di normalità tra il fisco e i contribuenti nel nostro paese, che da troppo tempo si è perso. In questo periodo troppo spesso il fisco, che è tra i due il socio passivo, non è molto attento a favorire il lavoratore che fatica e a permettergli di pagare quello che deve.

Bisogna capire che gli evasori non sono intenzionati a pagare e non ci sono modalità per convincerli, faranno sempre di tutto per sottrarsi. Noi non vogliamo salvare gli evasori ma dare invece una possibilità a quei contribuenti che non hanno pagato le tasse perché erano in difficoltà economica, e hanno dovuto scegliere se mangiare o pagare: devono potersi mettere in regola e contribuire alle finanze pubbliche”.

Si è espresso così l’On. Nicola Ottaviani (lega) ai microfoni di Radio Cusano intervenuto durante la trasmissione ‘5 Notizie’ in merito alla proposta della lega sulla pace fiscale.

E ha proseguito “Aumentare le pene per chi evade? Questo è un discorso ampio, a mio avviso il problema è un altro. Io sono un amante del sistema fiscale americano, che tassa soltanto il netto dei cittadini. Loro pagano in base a quello che hanno in banca-spiega Ottaviani- dopo aver speso quello che gli è necessario per vivere. In quel caso è più che giusto che si paghi il 30% del rimanente, se uno non vuole contribuire a quel punto è corretto proporre di alzare le pene. Ma noi viviamo in una situazione diversa, la nostra pressione fiscale reale è sopra al 60%: nel nostro caso il problema non è se ci sia o meno l’evasione, ma se i cittadini riescano a far fronte a una richiesta di questa portata”.

Il parlamentare analizza quindi gli aspetti positivi del reintegro di contribuenti inadempienti “Molti non considerano giusto che venga data la possibilità a chi non ha pagato di rimettersi in regola quando loro hanno sempre pagato, magari facendo sacrifici. Lo capiamo-precisa- ma un’immissione di risorse da parte di questi soggetti permetterebbe al fisco di avere ulteriori entrate e abbassare la pressione fiscale anche per chi paga regolarmente: sarebbe un vantaggio per la collettività”.

Ottaviani termina l’intervento commentando le divergenze di pensiero con F.I “Noi non preferiamo, come ho sentito dire, la rottamazione rispetto all’abbassamento delle aliquote. Semplicemente nell’immediato l’unico provvedimento adatto è quello di una rottamazione, non abbiamo mai detto di essere contrari all’abbassamento delle aliquote. Soltanto che abbassare la pressione fiscale è un processo che non è immediato, quello di F.I è più un provvedimento che punta al lungo termine” ha concluso Nicola Ottaviani.

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