Fino alla metà dei membri dei gruppi armati è costituita da bambini, alcuni dei quali hanno anche otto anni.
1,2 milioni di bambini vivono sotto la costante minaccia di violenza armata.
Più di 500.000 bambini sono stati sfollati. Più di 1,5 milioni di bambini e insegnanti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole.
AgenPress. “Uno sconcertante aumento del 1.000 per cento delle violenze sessuali contro i bambini ad Haiti ha trasformato i loro corpi in campi di battaglia. L’aumento di 10 volte, registrato dal 2023 all’anno scorso, è dovuto al fatto che i gruppi armati infliggono orrori inimmaginabili ai bambini. I gruppi armati adesso controllano l’85% di Port-au-Prince, un caso stupefacente di insicurezza in una capitale.
Solo lo scorso anno, il reclutamento di bambini nei gruppi armati è aumentato del 70%. Attualmente, fino alla metà dei membri dei gruppi armati è costituita da bambini, alcuni dei quali hanno anche otto anni. Molti vengono presi con la forza. Altri sono manipolati o spinti dall’estrema povertà. È un ciclo letale: I bambini vengono reclutati nei gruppi che alimentano la loro stessa sofferenza.
Ad Haiti la sofferenza è immensa. 1,2 milioni di bambini vivono sotto la costante minaccia di violenza armata. I servizi essenziali sono collassati. Gli ospedali sovraffollati. Più della metà delle strutture sanitarie di Haiti manca di attrezzature e medicinali per curare i bambini in emergenza.
Campi da gioco, scuole e case si sono trasformati in campi di battaglia, costringendo molte famiglie a fuggire. Più di 500.000 bambini sono stati sfollati. Si stima che quest’anno 3 milioni avranno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Più di 1,5 milioni di bambini e insegnanti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole.
Eppure, gli haitiani si rifiutano di arrendersi di fronte alla crisi. Prendiamo un esempio: I 135.000 U-reporter dell’UNICEF nel Paese. Questi giovani incarnano l’impegno degli haitiani di tutti i giorni, portando la loro energia e dedizione per aiutare chi ne ha più bisogno. U-Report è una piattaforma digitale creata dall’UNICEF per coinvolgere le comunità, in particolare i giovani, nelle questioni sociali. Ad Haiti, in un solo mese del 2024, l’impegno dei U-Reporter ha portato all’identificazione e alla segnalazione di casi di malnutrizione, di sotto vaccinazione e di assistenza essenziale per le donne incinte nei luoghi di sfollamento e nelle comunità ospitanti.
Il progresso di Haiti inizia dai suoi bambini. Grazie ai suoi partner, l’UNICEF ha creato 32 spazi sicuri mobili per prevenire e rispondere alla violenza di genere; ha impiegato più di 380 operatori sanitari in 105 istituzioni; ha aiutato con assistenza diretta in denaro quasi 30.000 famiglie e ha curato più di 80.000 bambini per deperimento moderato e grave.
I programmi che rispondono ai bisogni dei bambini possono interrompere i cicli di violenza e ridurre il rischio che diventino autori o vittime. Nonostante ciò, l’appello dell’UNICEF di Haiti per il finanziamento d’emergenza 2024, pari a 221,4 milioni di dollari, è stato sottofinanziato del 72%. Questo dato è in netto contrasto con l’urgente necessità di istruzione, protezione e opportunità di sviluppo per evitare che i bambini siano coinvolti nella violenza. Senza questi sforzi, la violenza continuerà a consumare le generazioni future.
Dichiarazione di James Elder, Portavoce UNICEF.