AgenPress – “La nota di tale Tomoko Akane, Presidente della Corte penale internazionale non cancella il ridicolo di cui si è ricoperto questo curioso organismo. Il famoso esponente libico ha girato per tutta l’Europa con una segnalazione del cosiddetto ‘bollino blu’ che non comportava l’arresto. Eppure i fatti di cui è accusato risalgono a molti anni fa. Non si sono verificati in questi ultimi giorni”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri. “Sono ancora curioso dell”effetto Chiquita’:la banana Chiquita aveva il bollino blu, questo libico in Germania aveva il bollino blu, c’era un allarme attenuato, era meno pericoloso. Poi che ha fatto per avere il bollino rosso in Italia? Se aveva fatto tutte queste cose prima, mica le ha fatte mentre si spostava dalla Germania all’Italia. Io farei la discussione sulla Corte penale internazionale, come cambiano il colore del bollino, perché era blu come la banana e poi è diventato rosso”.
“All’improvviso poi il bollino blu, che non comporta l’arresto, viene sostituito dal bollino rosso che comporta l’arresto. Questa Corte penale internazionale è un organismo ridicolo sul quale bisogna indagare. Che ha un Procuratore che ha difeso personaggi inquietanti, come il figlio di Gheddafi ed altri inseguiti da accuse gravissime in mezzo mondo. Questa Corte penale internazionale vorrebbe arrestare Netanyahu forse per mandarlo in un campo di prigionia? Questa Corte penale internazionale è un organismo che fa ridere. Questa storia del bollino blu che diventa all’improvviso rosso dimostra la inesistente credibilità di costoro. E quindi tale Tomoko Akane ha poco da dire. Dovrebbe soltanto chiedere scusa e passare ad altro incarico”.