AgenPress. “Sul caso di Monfalcone, così come su tutti i casi relativi alla questione femminile nell’Islam che emergono sempre più numerosi in Italia e in Europa, c’è chi continua a confondere l’inclusione con la segregazione e l’integrazione con la sottomissione.
È necessario invece ribadire con fermezza che, nel nostro Paese e nell’Unione Europea, libertà individuale e uguaglianza tra uomo e donna sono valori fondamentali, non negoziabili.
Le pressioni sub-culturali e religiose che impongono codici di abbigliamento o comportamento non sono accettabili, soprattutto quando colpiscono le minori. La scuola deve essere un luogo di crescita, formazione ed emancipazione, non un terreno di imposizione o radicalizzazione. Per questo ho lanciato due mesi fa la proposta per vietare l’uso del velo integrale sulle studentesse negli istituti scolastici per cui è stata avviata anche una raccolta firme online.
La Lega ha depositato una proposta di legge alla Camera che spero venga calendarizzata quanto prima. Chi è in malafede la additerà come un attacco alla libertà religiosa, invece si tratta di una misura di civiltà e buon senso, per garantire che nessuna giovane venga discriminata e costretta a portare su di sé simboli di oppressione. Chi giustifica il velo a scuola, infatti, è complice di una barbarie.
Da madre e da donna, non voglio tornare indietro di decenni su diritti conquistati con fatica, né che le bambine e le donne islamiche vengano considerate, come di fatto fanno la sinistra e le femministe, cittadine ‘di serie B’. Tutte le nostre studentesse devono poter andare a scuola con la testa libera”.
Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi.