Liberazione Almasri. Schlein: Meloni ha mandato i suoi ministri in Aula, un atteggiamento da presidente del coniglio

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AgenPress – “Meloni la patriota in fuga”. È la scritta sui cartelli esposti dai deputati del Pd in aula alla Camera al termine dell’intervento della segretaria Dem Elly Schlein nel corso del dibattito sull’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha invitato i commessi a rimuovere i cartelli.

“Nordio non ha parlato da ministro ma avvocato difensore di Almasri:  prima ci ha detto che non ha avuto tempo di leggere 40 pagine in inglese, poi che le ha  lette talmente bene da trovare tutte quelle incongruenze. Il ministro deve trasmettere  gli atti e non valutarli, lei non ha letto la legge”, ha detto Schlein, secondo la quale “il ministro deve trasmettere gli atti” della Corte Penale Internazionale “non li deve valutare. Lei accusa noi di non aver letto le carte, ma lei non ha letto la legge, ministro Nordio, e l’ha violata davanti al Paese”.

“Il paradosso è che Meloni ha ammesso la pericolosità del soggetto ma per gli stessi motivi ha deciso di liberarlo. Il vostro modello securitario e punitivo vale solo per i poveri cristi”.

“Vi nascondete dietro ai cavilli e giuridichese” mentre si discute di “un criminale che resta impunito” ed è stato “rimandato in patria con il volo più veloce della storia. Quel che dite è inaccettabile” e il ministro “ha parlato da avvocato difensore di un torturatore. Le domande a cui dovreste rispondere sono molto semplici: perché Nordio, che era stato informato dal giorno dell’arresto, non ha risposto alle richieste del procuratore generale che era l’unica cosa che doveva fare? La vostra inerzia ha provocato la scarcerazione. Prima ci dice che è stato liberato perché non ha fatto in tempo a tradurre delle pagine in inglese, poi ha detto che le ha lette ma ha rinvenuto dei vizi. Bene, ha ammesso che è stata una scelta politica”.

“Meloni ha mandato i suoi ministri in Aula, un atteggiamento da presidente del coniglio, non del consiglio. Doveva esserci lei qua, perché quello che hanno detto i ministri non è una risposta”.

“Oggi vi nascondete dietro i cavilli e il giuridichese, ma qua non si tratta di un difesa formale, ma di una scelta politica. Allora assumetevi una responsabilità. La verità è che vi vergognate di quello che fate e per questo mentite. Qua doveva esserci Giorgia Meloni, invece vi siete limitati ad attaccare i magistrati. Un attacco frontale che è fumo negli occhi per coprire il merito della vostra scelta politica”.

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