AgenPress – Le azioni in Europa e Asia sono crollate dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha mantenuto la promessa di imporre dazi su Canada, Messico e Cina .
Le principali borse europee hanno tutte registrato un calo di oltre l’1%, mentre in precedenza la borsa giapponese aveva chiuso in ribasso del 2,7%.
Milano cede un punto e mezzo, come Madrid. Le peggiori sono Francoforte e Parigi, che perdono circa due punti. La migliore è Londra, comunque giù oltre l’1%.
Le borse della Cina continentale, colpite in modo diretto, sono ancora chiuse per il Capodanno cinese – riapriranno mercoledì, quando già potrebbero esserci le prime contromosse di Pechino – ma le altre asiatiche crollano.
Tokyo e Seoul, la giapponese e la coreana, hanno chiuso perdendo oltre due punti e mezzo.
Il dollaro statunitense si è rafforzato sui mercati valutari, raggiungendo un livello record nei confronti dello yuan cinese, mentre il dollaro canadese è crollato al livello più basso dal 2003.
Gli investitori si stanno preparando a un periodo turbolento che potrebbe incidere negativamente sugli utili delle principali aziende e frenare la crescita globale.
Canada e Messico stanno affrontando tariffe del 25% sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti. I beni di fabbricazione cinese saranno soggetti a un’imposta del 10%, oltre alle tariffe esistenti.
Il Canada e il Messico hanno dichiarato che risponderanno con tariffe di ritorsione, mentre la Cina ha promesso “contromisure corrispondenti” e si è impegnata a contestare la mossa di Trump presso l’Organizzazione mondiale del commercio.
Trump ha affermato che i dazi sono necessari per fermare il flusso di droga illegale e l’immigrazione negli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti ha anche affermato che i dazi sull’UE “verranno sicuramente imposti”, anche se, a suo dire, finché il Regno Unito sarà “fuori linea”, si potrebbe trovare un accordo.
“Gli investitori sono scossi dalla prospettiva dello scoppio di una vera e propria guerra commerciale”, ha affermato Susannah Streeter, responsabile del settore finanziario e dei mercati presso Hargreaves Lansdown, aggiungendo che si stanno “allacciando le cinture per un giro sulle montagne russe per l’economia globale”.
In Europa, le azioni delle case automobilistiche hanno registrato i cali maggiori, con il settore destinato a essere maggiormente a rischio a causa dei disagi causati dai dazi.
Stellantis, i cui marchi includono Chrysler, Citroen, Fiat, Jeep e Peugeot, ha visto le sue azioni scendere di quasi il 6%, mentre VW è scesa del 5,7%.
Le azioni del produttore di bevande Diageo, che esporta tequila dal Messico agli Stati Uniti, sono scese del 3%.