Un vero politico è quello che agisce con responsabilità e discernimento, ponendo sempre al primo posto l’interesse della collettività
AgenPress. Il Senatore Scilipoti ha dedicato ampio spazio alla sua interpretazione del termine “Scilipotismo”, un’etichetta che, secondo lui, è stata utilizzata per delegittimarlo, ma che oggi sta acquisendo un significato diverso, più autentico e positivo.
Lo “Scilipotismo”, come lo definisce il Senatore, rappresenta “coloro che difendono le proprie idee fino al punto di essere delegittimati”. In questo, Scilipoti si oppone fermamente alla visione diffusa di “trasformismo”, cioè alla tendenza di adattarsi alle circostanze politiche per opportunismo personale. Al contrario, lo “Scilipotismo” sarebbe l’affermazione della libertà di pensiero e della coerenza, anche a costo di andare controcorrente o di subire critiche.
Questo concetto offre un’interessante chiave di lettura del comportamento di Scilipoti, il quale, nella sua carriera, ha deciso di non piegarsi alle logiche di partito, ma ha scelto di applicare il principio costituzionale che definisce la libertà del parlamentare. In un momento storico in cui le scelte politiche sono spesso influenzate dalla necessità di mantenere il consenso e di non scontentare gli elettori, il Senatore ha preferito rimanere fedele ai suoi principi, senza farsi intimidire da pressioni esterne.
La sua scelta di non seguire la corrente politica, ma di agire in modo autonomo, risulta esemplare in un contesto politico in cui le etichette di “traditore” o “opportunista” sono spesso usate per denigrare chi non si allinea a un determinato schieramento.
Il fatto che il Senatore si definisca “scilipotista” diventa, quindi, un atto di orgoglio, una rivendicazione della propria indipendenza e del diritto di seguire la propria coscienza politica.
La politica, oggi, appare sempre più come un gioco di potere in cui le alleanze e i compromessi sembrano prevalere sull’interesse reale dei cittadini.
Il Senatore ha parlato del suo impegno nel 2010, durante il governo Berlusconi, quando decise di non votare la mozione di sfiducia, nonostante la forte pressione dell’opinione pubblica e dei partiti di sinistra. La sua scelta di non aderire al mainstream politico di quel periodo, anche se ciò lo esponeva a critiche feroci, è stata motivata dalla volontà di evitare che il Paese finisse sotto il controllo di lobby internazionali, un rischio che Scilipoti giudicava più dannoso per l’Italia rispetto alla permanenza di Berlusconi al governo.
Un vero politico è quello che agisce con responsabilità e discernimento, ponendo sempre al primo posto l’interesse della collettività.
In un’epoca in cui la politica sembra essere sempre più distante dai bisogni concreti dei cittadini, e dominata dal calcolo elettorale e dal trasformismo, il Senatore Scilipoti lancia un messaggio di speranza, invitando i leader politici a mettere in primo piano la responsabilità verso il Paese, piuttosto che l’egoismo delle proprie carriere politiche.
E’ quanto dichiara il Senatore Domenico Scilipoti Italia Isgrò, durante un’intervista alla trasmissione radiofonica “Buongiorno Italia di Casa Radio”, al Direttore Giovanni Lacagnina.