Fadlun (Pres. Comunità Ebraica di Roma): “Non si possono mettere sullo stesso piano i civili rapiti e i detenuti condannati per assassinio e violenza”

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AgenPress. “Il nostro cuore è gonfio di sentimenti contrastanti. Una felicità e una emozione immense per il ritorno a casa e ai loro affetti di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, giovani donne per le quali abbiamo lungamente pregato, come per tutti gli altri ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas.

Al tempo stesso, siamo pieni di frustrazione e rabbia perché una larga parte dell’opinione pubblica non riesce più a vedere la differenza tra la guerra d’aggressione a Israele e al suo popolo per farlo sparire dalla faccia della Terra, e la lotta di Israele per la sopravvivenza del proprio Stato, del proprio popolo, e dei valori di libertà e democrazia che appartengono a tutto l’Occidente.

Non si possono mettere sullo stesso piano i civili rapiti dalle loro case, o da una festa, e i detenuti condannati per assassinio e violenza. Preghiamo per la pace, e perché tutti gli ostaggi possano riabbracciare presto i loro cari e tornare dall’inferno alla vita”.

E’ quanto dichiara,. in una nota, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun.

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