AgenPress – Marco Rubio, il candidato alla carica di segretario di Stato americano che tra qualche ora comparirà davanti alla commissione del Senato per l’audizione di conferma, attaccherà la Cina nelle sue dichiarazioni iniziali. “L’ordine globale del dopoguerra non solo è obsoleto: è ormai un’arma usata contro di noi”, si legge negli estratti del suo discorso diffusi dai media. “Abbiamo accolto il Partito comunista cinese in questo ordine globale. E loro hanno approfittato di tutti i suoi benefici. Ma hanno ignorato tutti i suoi obblighi e le sue responsabilità”.
La Cina è il “più potente e pericoloso avversario che questa nazione abbia mai affrontato”, ha aggiunto. Gli Stati Uniti, ha sostenuto, hanno trattato Pechino come una nazione in via di sviluppo e le hanno permesso di “barare” sul commercio e sugli scambi commerciali e di condurre “grottesche violazioni dei diritti umani”. “Abbiamo permesso loro di farla franca”, ha accusato, aggiungendo che molto di ciò che gli Stati Uniti devono fare per affrontare il “pericoloso squilibrio” in alcune aree può essere fatto all’interno degli Stati Uniti proteggendo le sue catene di approvvigionamento critiche. “Se rimaniamo sulla strada che stiamo percorrendo ora, in meno di 10 anni praticamente tutto ciò che conta per noi nella vita dipenderà dal fatto che la Cina ce lo permetterà o meno”.
Nella sua udienza di conferma al Senato come segretario di stato americano Marco Rubio ha ribadito che la posizione di Donald Trump che bisogna mettere fine alla guerra in Ucraina e ha aggiunto che entrambe le parti dovranno fare concessioni. Rubio ha anche detto di sperare che la fine della guerra cominci con un cessate il fuoco e ha auspicato una “diplomazia coraggiosa” per far cessare il conflitto.
Gli Stati Uniti devono dimostrare alla Cina che pagherà un prezzo troppo alto se invaderà Taiwan.”Penso che dobbiamo farci un’idea del fatto che, a meno che non cambi qualcosa di drastico, come un equilibrio (tra Cina e Taiwan) in cui concludono che i costi dell’intervento a Taiwan sono troppo alti, dovremo occuparcene prima della fine di questo decennio”.
Marco Rubio ha promesso nella sua udienza di conferma al Senato come segretario di stato una robusta politica estera incentrata sugli interessi americani e ha puntato il dito contro i dittatori che creano instabilità e che si allineano con gruppi terroristici radicali. Nella sua dichiarazione di apertura alla commissione esteri del Senato, dove ha prestato servizio per 14 anni, Rubio ha affermato di vedere un mondo nel caos in cui non sarà facile ristabilire l’ordine.
“Ma può accadere e accadrà solo se sarà costruito su un semplice elemento fondamentale: un’America forte e sicura impegnata nel mondo, guidata dal chiaro obiettivo di promuovere la pace all’estero, e la sicurezza e la prosperita’ a casa”, ha affermato, sottolineando la necessita’ di mettere “l’interesse nazionale prima di tutto”, all’insegna quindi del trumpiano ‘America first’. La sua conferma non prevede problemi, secondo i media Usa.