Dal MUR 1,8 milioni di euro all’Ateneo di Ferrara per sviluppo di progetti sul benessere psicologico

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AgenPress. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha stanziato 1.810.000 euro nell’ambito dell’Avviso Pro-ben 2024 per promuovere progetti relativi al benessere psicologico degli studenti. Le risorse sono destinate ad un partenariato di atenei il cui capofila è l’Università degli Studi di Ferrara.

I fondi nazionali dell’Avviso Pro-ben 2024 ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per promuovere iniziative a favore dell’inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all’attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza.

I finanziamenti mirano a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un’adeguata risposta a condizioni di fragilità emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo.

Nello specifico i fondi sono così ripartiti: all’Università degli Studi di Ferrara sono stati assegnati 257.079 euro, in qualità di capofila del partenariato. All’Università degli Studi di Genova 92.801 euro, all’Università degli Studi di Sassari 206.017 euro, all’Università degli Studi di Parma 206.017 euro, all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 206.017 euro, all’Università Cà Foscari Venezia 206.017 euro, all’Università Cattolica del Sacro Cuore 206.017 euro, al Politecnico di Milano 206.017 euro e all’Accademia di Belle Arti di Venezia 206.017 euro.

“Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato,” afferma Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. “Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie”, aggiunge.

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