AgenPress – L’esercito di Kiev ha dichiarato che sono ancora in corso combattimenti a Kurakhove, una città strategica nell’Ucraina orientale che la Russia ha dichiarato di aver conquistato il giorno prima.
In un post sul suo canale Telegram, il Ministero della Difesa russo ha affermato che le Forze armate dell’Ucraina (AFU) hanno perso circa l’80% delle loro forze di combattimento, ovvero oltre 12.000 soldati, nonché almeno 40 carri armati e altri veicoli blindati nella battaglia per la città.
“Per due mesi di ostilità nei pressi di Kurakhovo, le perdite giornaliere dell’AFU ammontarono in media a 150-180 militari uccisi e feriti”, scrisse il ministero, anche se non specificò quanti soldati russi fossero morti combattendo per catturare la città.
Mosca ha salutato con favore la cattura di “un importante polo logistico”, affermando che ciò avrebbe consentito alle forze russe di conquistare il resto della regione orientale di Donetsk “a un ritmo accelerato”.
La cattura di Kurakhove, un tempo una roccaforte ucraina chiave con una popolazione prebellica di 18.000 abitanti, è un importante obiettivo strategico per l’esercito russo che gli permetterebbe di continuare la sua offensiva nel Donbass, e potrebbe essere disastroso per Kiev, poiché la maggior parte della logistica AFU nella zona opera attraverso la città.
Ma martedì l’esercito ucraino ha segnalato combattimenti “attivi” nella “zona urbana di Kurakhove” e ha affermato di aver respinto gli attacchi russi “nei pressi” della città.
“Nel settore di Kurakhove, le forze di difesa stanno contrastando i tentativi del nemico di sfruttare la propria superiorità numerica e di sviluppare un’offensiva”, ha affermato sui social media l’unità dell’esercito ucraino Khortytsia.
L’unità sta combattendo in quella zona del fronte. “Il nemico ha condotto attivamente operazioni di assalto nell’area urbana di Kurakhove. Sono in corso misure per localizzare e distruggere i gruppi di assalto nemici che si sono infiltrati nelle nostre formazioni di combattimento”.
Kurakhove aveva una popolazione pre-conflitto di circa 18.000 persone. È sede di una centrale elettrica, si trova vicino a un bacino idrico e ha un importante deposito di litio.