Tassone: “La crisi della politica, dei partiti, dell’associazionismo sociale e culturale hanno determinato un rarefarsi della creatività”

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Il ritorno a un Parlamento attraverso una legge elettorale proporzionale con le preferenze è essenziale

AgenPress. In questi giorni si è parlato molto di democrazia attraverso la stampa e confronti. Il fior fiore di politologi e blasonati intellettuali hanno ragionato con sufficienza…..e sufficiente superficialità, ritenendo la democrazia una “moda” soggetta ai cambi di stile di vita e del modo di apparire.
Il convincimento appunto è che la democrazia non è “di moda”. C’è un ritorno a una specie di restaurazione, che legittima le oligarchie e sacrifica le espressioni popolari. Uno strisciante ritorno a un assolutismo nel silenzio o nelle adesioni non gratuite di tanti uomini insospettabili per i loro trascorsi.
La democrazia non è un prodotto industriale, ma un sistema di progresso, una conquista di spazi di civiltà lungo il percorso della cultura umanistica.
La crisi della politica, dei partiti, dell’associazionismo sociale e culturale hanno determinato un rarefarsi della creatività, un impoverimento di idee sostituite da luoghi comuni. Un Paese vive il suo progresso se favorisce il coinvolgimento dei cittadini assicurando le occasioni di incontro, le discussioni, le ricerche per sciogliere nodi e trovare soluzioni superando le difficoltà.
La democrazia non è una vanteria ma un opzione dove l’Uomo ritrova centralità. Democrazia non è un dato immobile ma vive e accompagna la storia umana lungo un percorso di emancipazione e di spiritualità. Ma ancora democrazia significa responsabilizzazione e partecipazione.
La Democrazia è lo strumento in cui l’umanità difende la sua libertà. L’uomo nasce libero anche come affermato solennemente dalle Dichiarazioni dei diritti dell’Uomo, ma questa libertà va conquistata giorno per giorno e difesa da ritorni di concezioni padronali pericolosi.
La Democrazia vera dà i mezzi perché questi spazi non siano occupati da espressioni di potere. Ecco il perché il ritorno a un Parlamento non umiliato attraverso una legge elettorale proporzionale con le preferenze è essenziale.
Da qui si possono ricomporre i partiti oggi espropriati dai poteri forti che agiscono e condizionano i governi.  Il centro, l’area mediana non si ottiene con una ricerca di mercato, ma componendo un area politica che faccia sintesi fra gli estremismi. Senza i partiti, le associazioni non ci può essere formazione. Ci si forma attraverso il confronto libero.
Una democrazia in crisi significa una comunità di uomini sofferente. Si chiede se è possibile un centro. Io ritengo di si, ma bisogna che ci sia un big bang  dopo aver toccato il fondo.
Con un big bang della caduta del Muro di Berlino, il pool di mani pulite, alcuni procuratori d’assalto, massoneria deviata, apparati dello Stato infedeli fecero la rivoluzione della metà degli anni ’90.
Ora bisogna prepararsi a una controrivoluzione per riconquistare la pienezza della libertà e la democrazia dispersa: un big bang che restituisca al popolo sovrano la potestà di decidere il proprio futuro, ritrovando valori e fede.
Mario Tassone (ex deputato della Repubblica Italiana – già vice Ministro)
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