Il Ministero degli Esteri israeliano accusa il Papa di inasprire i toni contro Israele

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AgenPress. Israele ha accusato Papa Francesco di seguire argomentazioni del “doppiopesismo” dopo che il Pontefice ha condannato la “barbarie” di un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza che ha ucciso dieci membri della stessa famiglia, tra cui sette bambini, secondo la protezione civile palestinese.

“Ieri i bambini sono stati bombardati. Questa è brutalità, non guerra. Ho voluto menzionarlo perché tocca il cuore”, ha affermato il Papa.

La protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato venerdì che dieci membri della stessa famiglia – tra cui sette bambini e una donna – sono stati uccisi in un attacco israeliano contro una casa a Jabalia, nella parte settentrionale dell’enclave palestinese.

L’esercito israeliano ha risposto che il resoconto della protezione civile palestinese “non era coerente con le informazioni in suo possesso”. Le forze israeliane “hanno colpito numerosi terroristi che operavano da una struttura militare” di Hamas e “costituivano una minaccia”.

Del resto, il ministero degli Esteri israeliano ha reagito alle dichiarazioni del Papa, che ha definito “particolarmente deludenti”, lamentando di non tenere conto del fatto che Israele si trova ad affrontare una guerra su più fronti.

“Le critiche dovrebbero essere rivolte esclusivamente ai terroristi, non alla democrazia che si difende da loro. Dobbiamo smettere di usare “due pesi e due misure” e di rifiutare lo Stato ebraico e il suo popolo”, ha aggiunto il ministero israeliano nella sua dichiarazione.

“La barbarie è quando i terroristi si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere i bambini israeliani. “È una barbarie quando 100 ostaggi, tra cui un neonato e bambini, vengono trattenuti e maltrattati dai terroristi per 442 giorni”.

“Purtroppo il Papa ha scelto di ignorare tutto questo”, ha detto il ministero degli Esteri, aggiungendo che “la morte di qualsiasi persona innocente in guerra è una tragedia”.

“Israele fa di tutto per evitare che accadano danni agli innocenti, mentre Hamas fa di tutto per aumentare i danni ai civili palestinesi”.

Il Papa chiede la pace dopo l’attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 e l’operazione militare israeliana che ne è seguita. Nelle ultime settimane ha inasprito i suoi toni contro Israele.

A fine novembre il Papa aveva dichiarato che “l’arroganza dell’invasore (…) prevale sul dialogo” in “Palestina”, rompendo la tradizionale neutralità della Santa Sede.

Inoltre, nello stesso mese ha chiesto, da estratti da un libro di prossima pubblicazione, un’indagine “dettagliata” per determinare se la situazione a Gaza “soddisfa la definizione tecnica” di genocidio, qualcosa che Israele rifiuta categoricamente.

Negli stessi passaggi il Papa ha sottolineato che alcuni esperti internazionali affermano che “ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio”.

Il ministro israeliano per gli Affari della Diaspora, ha fortemente criticato queste affermazioni in una lettera aperta pubblicata sul quotidiano italiano Il Foglio. In esso, ha sottolineato che i commenti di Francesco equivalgono a “sminuire” il termine genocidio.

 

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