134 miliardi di euro, lo stanziamento più alto mai allocato alla sanità pubblica italiana
+5 miliardi e 140 milioni di euro rispetto all’anno precedente
Anche quest’anno più risorse al Sud con applicazione nuovi criteri di riparto: 236 milioni di euro, totale 456 milioni nel biennio 2023-2024
AgenPress. Si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Chigi la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) che ha approvato il riparto fra le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale nell’anno 2024, su cui è stata sancita intesa in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 28 novembre. Presenti alla conferenza stampa il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e il Sottosegretario di Stato, con delega al CIPESS, Alessandro Morelli.
“Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al SSN, con un importo di oltre 134 miliardi di euro e un delta positivo rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro – commenta in apertura il Sottosegretario Gemmato – È l’investimento in sanità pubblica più alto di sempre grazie agli incrementi previsti con le Leggi di Bilancio 2023 e 2024, e soprattutto conferma il trend di crescita del finanziamento al fondo sanitario nazionale mantenuto dal Governo Meloni. La manovra 2025, infatti, prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026.”
“Per il secondo anno vengono applicati i nuovi criteri di riparto del FSN, approvati nel dicembre del 2022 in linea con le richieste delle Regioni, che ne auspicavano la revisione dal 2015 – continua Gemmato – Se lo scorso anno le Regioni del centro-sud avevano beneficiato di un incremento di risorse pari a 220 milioni di euro, quest’anno possono contare su 236 milioni di euro, un totale di 456 milioni di euro nel biennio 2023-2024 a sostegno di quei territori in cui il cosiddetto coefficiente di deprivazione è maggiore”.
I nuovi criteri tengono conto, infatti, oltre che della popolazione residente e della frequenza dei consumi sanitari per età, anche del tasso di mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni e degli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari (vale a dire l’incidenza della povertà relativa individuale, il livello di bassa scolarizzazione e il tasso di disoccupazione della popolazione).
Molte delle risorse allocate del fondo sanitario nazionale 2024, poi, sono destinate alla valorizzazione del personale sanitario: 500 milioni di euro per finanziare l’incremento dell’indennità di esclusività della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria; 335 milioni di euro per finanziare l’incremento dell’indennità di specificità infermieristica; quasi 300 milioni di euro totali che vanno a coprire l’indennità di pronto soccorso per la dirigenza medica e per il personale del comparto sanità.
Oltre 500 milioni di euro vanno al recupero delle liste d’attesa dei quali circa 200 milioni per finanziare gli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e circa 80 milioni per gli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive svolte dal personale del comparto sanità.
“Sulle liste d’attesa abbiamo investito risorse – dichiara Gemmato – già con le leggi di bilancio 2023 e 2024 veniva data la possibilità alle Regioni di attingere rispettivamente allo 0,3% e 0,4% del FSN per i piani operativi regionali di recupero delle liste d’attesa. Con il decreto Milleproroghe questa possibilità viene estesa a tutto il 2025 e la percentuale sale fino allo 0,7% del FSN”.
“Vorrei inoltre evidenziare, perché tema a me caro – prosegue il Sottosegretario Gemmato – che, nell’ambito della ripartizione delle quote vincolate agli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale, figurano anche quest’anno 25 milioni di euro per il finanziamento delle attività del Piano Nazionale Malattie Rare 2023-2026 e per il riordino della Rete nazionale delle malattie rare.”
Sempre nell’ambito delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, rientrano 40 milioni di euro (dei 120 totali) per finanziare il Piano Nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza 2022-2025 (PNCAR); 328,3 milioni di euro per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, in coerenza con il PNRR, che si tradurranno in un potenziamento del personale da impiegare in tale ambito; e 12 milioni di euro per finanziare anche nel 2024 il bonus psicologo.
Nella seduta odierna, il CIPESS ha deliberato anche la ripartizione dei 25,3 milioni di euro destinati alla proroga della sperimentazione della farmacia dei servizi.
“Anche per il 2025 è presente in legge di bilancio un emendamento bipartisan per proporre un finanziamento analogo alla farmacia dei servizi.” commenta il sottosegretario Gemmato. “È il segno che l’attenzione verso il cittadino e verso la facilitazione del suo accesso alle cure e alle prestazioni sanitarie di cui necessita su tutto il territorio è un obiettivo comune, non dettato da ideologie, ma semplicemente dal valore etico di portare salute e prevenzione il più vicino possibile al paziente, con il supporto di tutti i soggetti che compongono la sanità italiana”.