AgenPress. I sopravvissuti al massacro della vigilia di Natale in Nigeria, che l’anno scorso ha visto l’uccisione di oltre 200 cristiani da parte di estremisti Fulani, vivono nel timore di nuovi attacchi con l’approssimarsi della festività.
I continui attacchi contro le comunità cristiane di Bokkos, nello Stato di Plateau, uniti ai rapporti dell’intelligence su potenziali nuove atrocità durante questo Natale, hanno rafforzato questi timori.
Nelle ultime settimane sono stati registrati nuovi “movimenti sospetti”, persone sconosciute e allarmi di minacce ostili.
La vigilia di Natale del 2023 sono stati attaccati simultaneamente oltre 30 villaggi in cinque diverse comunità nella zona di Bokkos e dintorni, sopraffacendo le forze di sicurezza e rendendo difficile la fuga delle persone.
Almeno 200 persone sono state uccise e altre 10.000 sfollate nel corso degli attacchi, che si ritiene siano stati orchestrati da estremisti Fulani pesantemente armati. Ora, diverse fonti nella Middle Belt nigeriana riferiscono di attività di estremisti islamici, movimenti sospetti e persone sconosciute che sorvegliano le comunità.
Jo Newhouse, portavoce di Porte Aperte per l’Africa Sub-sahariana, ha dichiarato: “Siamo molto preoccupati per la sicurezza delle comunità cristiane di Bokkos e dintorni in questo Natale. Coloro che sono sopravvissuti sono ancora scossi dall’orrore degli attacchi e dalla perdita dei loro cari lo scorso Natale. Chiediamo alle forze di sicurezza nigeriane di fare tutto il possibile per proteggere le comunità vulnerabili dagli attacchi degli estremisti. Per i cristiani, il Natale deve essere un momento di gioia, ma per i cristiani di Bokkos si è tramutato in un momento di paura a causa di queste violenze“.
Durante gli attacchi dello scorso anno, i sopravvissuti hanno raccontato che gli estremisti gridavano “Allah Akbur” e “morte agli infedeli” mentre uccidevano gli abitanti del villaggio. Le case sono state poi saccheggiate e date alle fiamme.
La Nigeria è al sesto posto nella World Watch List di Porte Aperte, ovvero è uno dei 10 Paesi al mondo in cui è più pericoloso essere cristiani. Porte Aperte ha avviato una campagna internazionale di sensibilizzazione e supporto alle comunità cristiane intitolata “Arise Africa”.