AgenPress. In un devastante attacco al campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, secondo le notizie 33 persone sono state uccise – tra cui almeno otto bambini – e 50 ferite da attacchi aerei. L’ultima violenza si aggiunge alla sconcertante cifra di oltre 160 bambini uccisi – secondo le notizie – a Gaza in poco più di un mese. Si tratta di una media di quattro bambini al giorno dall’inizio di novembre.
I bambini non hanno iniziato questo conflitto e non hanno il potere di fermarlo, eppure stanno pagando il prezzo più alto con le loro vite e il loro futuro. Negli ultimi 14 mesi, secondo le notizie, più di 14.500 bambini sono stati uccisi e quasi tutti gli 1,1 milioni di bambini di Gaza hanno urgente bisogno di protezione e di sostegno alla salute mentale. La carestia continua a incombere nel nord del Paese e l’accesso umanitario rimane gravemente limitato.
I bambini e le famiglie di tutta Gaza devono affrontare uno sfollamento costante, che ha spinto 1,9 milioni di persone ad abbandonare le proprie case, tra cui centinaia di migliaia di bambini. A Gaza non c’è uno spazio sicuro, né un senso di stabilità per i bambini, che non dispongono di beni di prima necessità come cibo, acqua potabile, forniture mediche e vestiti caldi mentre le temperature invernali scendono.
Le malattie prevenibili continuano a diffondersi rapidamente, tra cui più di 800 casi di epatite e più di 300 casi di varicella. Migliaia di bambini soffrono di eruzioni cutanee e infezioni respiratorie acute. Il clima invernale aumenta le sofferenze dei bambini.
Il mondo non può distogliere lo sguardo quando così tanti bambini sono esposti quotidianamente a spargimenti di sangue, fame, malattie e freddo. Chiediamo con urgenza a tutte le parti in conflitto, e a coloro che hanno influenza su di esse, di intraprendere un’azione decisiva per porre fine alle sofferenze dei bambini, di rilasciare tutti gli ostaggi, di garantire il rispetto dei diritti dei bambini e di aderire agli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario”.
Dichiarazione della Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell.