AgenPress. Il pacchetto di patatine è sul tavolo. Lo apriamo, promettendo a noi stessi di non finirlo. Qualche minuto dopo stiamo setacciando il fondo in cerca delle ultime briciole. Prima arriva il piacere, poi il senso di colpa. Ognuno ha la sua debolezza. Potrebbero essere patatine, ma anche biscotti, bibite, merendine.
Sono tutti cibi ultraprocessati, alimenti progettati per essere appetibili e che creano dipendenza.
Il meccanismo è simile a quello del tabacco, dell’alcool o della cocaina. Li consumiamo in modo compulsivo e veloce. il 14% degli adulti e il 12% dei bambini hanno una dipendenza dal cibo ultraprocessato.
I cibi ultraprocessati sono estremamente dannosi per la salute, possono creare problemi cardiovascolari, obesità, e se assunti da bambini e adolescenti potrebbero compromettere lo sviluppo causando anche problemi più avanti, nell’età adulta. Eppure sono i cibi che sono disponibili nei distributori presenti nelle scuole, dove vanno i nostri bambini e i nostri ragazzi. Bisogna informarli che nuocciono gravemente alla loro salute.
E’ quanto dichiara, in un post su Fb, il virologo Matteo Bassetti.